L'Europa "deve accettare la nuova situazione" rispetto all'allontanamento degli Stati Uniti con la nuova amministrazione di Donald Trump. "Non possiamo presumere che proteggeranno i nostri cieli, le nostre infrastrutture, i nostri confini. Dobbiamo farlo noi. Dobbiamo farlo in maniera coordinata ed efficace". E' quanto ha rilevato il premier Pedro Sanchez nel suo intervento al Congresso dei deputati sulla difesa europea.
"Il momento è ora, bisogna recuperare il progetto dei nostri padri fondatori e avanzare verso l'integrazione della politica di sicurezza e difesa europea", ha anche detto Sanchez, nel rilevare che la sfida "sta nel come farlo", un dibattito che è al centro della riflessione dei Ventisette.
Sanchez ha ricordato che "la settimana scorsa è stato presentato il Libro Bianco della difesa, in cui sono stabilite varie priorità, come gli acquisti congiunti" di armamenti, "l'aggregazione della domanda e l'avvio di progetti di formazione, innovazione e industria, che la Spagna appoggia", ha evidenziato, insistendo su un concetto di sicurezza europea a 360 gradi.
"Voglio ancora una volta che sia chiaro ai cittadini che, finché questo governo continuerà a stare in piedi e io continuerò ad essere presidente dell'esecutivo, questo sforzo aggiuntivo per la sicurezza non sarà a scapito del nostro welfare", ha sottolineato ancora Sanchez nel suo intervento al Congresso spagnolo sul maggiore impegno in difesa fino al 2% del Pil.
Il premier spagnolo ha anche assicurato che Madrid continuerà a difendere "il rispetto del diritto internazionale". "Noi onoreremo i nostri impegni con l'Unione Europea, perché nessuno come Europa può avere cura dell'Europa. Aumenteremo gli investimenti in sicurezza e difesa,. E, naturalmente, allo stesso modo in cui facciamo in altre zone del mondo, come in Medio Oriente, in particolare a Gaza, continueremo a difendere il diritto internazionale, sostenendo l'Ucraina in una guerra contro l'imperialismo di Putin".