Estero

Lapid minaccia sciopero generale contro Netanyahu

Il leader dell'opposizione critica il licenziamento del capo dello Shin Bet

22 marzo 2025
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Il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, ha minacciato uno sciopero generale nel caso in cui il primo ministro Benyamin Netanyahu non rispetti la sentenza della Corte Suprema. La Corte ha infatti congelato la decisione del governo di licenziare il capo dello Shin Bet, l'agenzia di sicurezza interna. La notizia è stata riportata dal Times of Israel.

Durante un discorso a Tel Aviv, Lapid ha dichiarato: "Un governo che si rifiuta di obbedire alla legge è un governo pericoloso che deve essere fermato. Deve essere rovesciato!". Ha poi aggiunto che, se il governo non rispetterà la sentenza, "l'intero Paese deve fermarsi", coinvolgendo in uno sciopero l'economia, il Parlamento, i tribunali, le autorità, le università e le scuole.

Dal canto suo, Netanyahu ha ribadito che Israele "rimarrà uno Stato democratico" nonostante la controversa decisione di licenziare Ronen Bar, il capo dello Shin Bet. In un video diffuso in serata, mentre migliaia di israeliani protestavano a Tel Aviv, Netanyahu ha affermato: "Ronen Bar non rimarrà a capo dello Shin Bet, non ci sarà alcuna guerra civile e Israele rimarrà uno stato democratico". Questa dichiarazione rappresenta una sfida aperta alla Corte Suprema, che il governo sta cercando di limitare nei poteri.

Nel frattempo, centinaia di manifestanti stanno marciando a Gerusalemme verso la residenza di Netanyahu, situata in Gaza Street, senza che siano presenti forze di polizia nella zona, come riportano i media israeliani. Parallelamente, migliaia di persone si sono radunate in piazza Habima a Tel Aviv per protestare contro il governo. Oltre a chiedere il ritorno a casa degli ostaggi, i manifestanti si oppongono al tentativo di licenziare il capo dello Shin Bet Ronen Bar e il procuratore generale Gali Baharav-Miara, nonché alla ripresa delle ostilità a Gaza, che ha interrotto un cessate il fuoco durato settimane.