Le forze paramilitari sudanesi accusate di rapimenti e violenze mentre la malnutrizione colpisce milioni di bambini
Le forze paramilitari sudanesi, Rapid Support Forces (Rsf), hanno ucciso almeno 50 persone nella capitale Khartoum la scorsa settimana: lo hanno riferito la ong Khartoum Emergency Response Room, parte di una rete di volontari impegnati nel coordinamento dell'aiuto umanitario in tutto il Paese africano.
"Khartoum sta sperimentando condizioni tragiche, con cittadini che in più aree affrontano diffuse violazioni perpetrate dai paramilitari e dalle loro milizie alleate", si legge inoltre in un comunicato stampa.
Secondo la ong, circa 70 persone - di cui 12 volontari - sono state rapite la scorsa settimana e le sparizioni forzate sono fortemente aumentate nel centro, a sud e ad est della capitale sudanese. Segnalati anche casi di violenze sessuali, sebbene il loro numero esatto rimanga poco chiaro a causa di paura e stigma sociale, precisano ancora gli operatori.
La malnutrizione ha poi raggiunto livelli "pericolosi", provocando la morte di sette bambini dall'inizio di marzo. L'Unicef prevede che circa 3,2 milioni di bambini affronteranno quest'anno la malnutrizione in Sudan.