Sorensen incontra i leader kosovari per discutere il futuro dei negoziati con Belgrado, criticando le chiusure unilaterali di Pristina
Le prospettive di prosecuzione del dialogo fra Pristina e Belgrado sulla crisi del Kosovo, da tempo in una fase di prolungato stallo, sono state al centro dei colloqui che il nuovo inviato Ue Peter Sorensen ha avuto oggi a Pristina con la dirigenza kosovara. "Si è trattato di incontri iniziali e abbiamo parlato di come il processo negoziale possa andare avanti e registrare progressi, e come tale è stato un buon inizio", ha detto Sorensen ai giornalisti.
Alla domanda sulla possibilità di pervenire a un compromesso, Sorensen ha risposto affermando che spetta alle parti deciderlo. E con riferimento alla chiusura di numerose rappresentanze di istituzioni serbe da parte di Pristina, ha osservato che "bisogna lavorare per garantire che i cittadini possano ottenere al meglio i servizi di cui necessitano".
A più riprese Unione Europea e Stati Uniti hanno criticato le decisioni unilaterali del governo kosovaro di chiudere uffici postali, filiali di banche, istituzioni previdenziali legate a Belgrado e operanti in Kosovo a favore della popolazione serba locale, con la motivazione che si tratta di strutture parallele che operano illegalmente in Kosovo.
Il diplomatico danese, che è subentrato nella mediazione sul Kosovo allo slovacco Miroslav Lajcak a inizio febbraio, ha incontrato la presidente kosovara Vjosa Osmani, il premier Albin Kurti e il vicepremier e caponegoziatore Besnik Bislimi. Osmani ha criticato in particolare il persistere di misure restrittive imposte dalla Ue nei mesi scorsi nei confronti di Pristina. "Il Kosovo ha già dimostrato di essere una parte costruttiva nel dialogo, impegnata per la pace, la democrazia e lo stato di diritto, e ritengo che le misure ingiuste dell'Unione Europea contro il nostro Paese stiano danneggiando non solo i nostri cittadini ma anche il necessario equilibrio richiesto nel dialogo", ha detto Osmani, come riferito in un comunicato stampa della presidenza.
Quella odierna è stata la prima missione di Sorensen in Kosovo, e si prevede che prossimamente si recherà anche a Belgrado. Il dialogo sul Kosovo si tiene dal 2011 con la mediazione dell'Unione Europea.