Estero

Svizzera dona 60 milioni per crisi siriana

Nuovo sostegno per la Siria annunciato alla conferenza di Bruxelles

17 marzo 2025
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La Svizzera ha annunciato un nuovo contributo di 60 milioni di franchi per sostenere la popolazione colpita dalla crisi siriana. L'annuncio è stato fatto da Patricia Danzi, direttrice della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), durante la nona conferenza di Bruxelles organizzata dall'Unione Europea.

Le risorse finanziarie saranno destinate ad aiutare i siriani sul posto e nei Paesi vicini. Danzi ha sottolineato che molti siriani che tornano a casa trovano una situazione drammatica, con la mancanza di case, scuole e centri sanitari. La conferenza mira a contribuire a risolvere parte di questi problemi.

Danzi ha espresso preoccupazione per le recenti violenze nella Siria occidentale, chiedendo che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni e che il diritto internazionale venga rispettato.

La situazione in Siria rimane incerta dalla caduta dell'ex presidente Bashar al-Assad nel dicembre 2024, secondo una nota del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Dopo 13 anni di guerra, la Siria continua a soffrire gravemente le conseguenze dei conflitti armati.

Il nuovo contributo svizzero di 60 milioni di franchi è in linea con gli importi destinati nel 2023 e nel 2024, dimostrando la continuità del sostegno elvetico. La Svizzera esorta tutte le parti coinvolte a proteggere la popolazione e le infrastrutture civili, garantendo un accesso rapido e sicuro all'aiuto umanitario.

Dall'inizio della crisi siriana, la Svizzera ha fornito aiuti in tutte le regioni del Paese, indipendentemente dalle linee di conflitto, rispondendo alle esigenze concrete della popolazione. Questa rappresenta una delle più significative azioni umanitarie della Confederazione. La DSC opera in Siria con un ufficio umanitario dal 2017, collaborando strettamente con attori internazionali e locali.