Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato che il governo, sotto la guida del primo ministro Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, sta lavorando per creare un'"amministrazione per la migrazione" che sovrintenderà all'esodo dei residenti palestinesi dalla Striscia di Gaza. Lo scrivono i media israeliani.
Rivolgendosi al Caucus della Terra di Israele alla Knesset, Smotrich ha affermato che la questione del bilancio per il piano "non sarà un ostacolo" e ha definito il compito logisticamente "complesso": "Se facciamo uscire 5000 gazawi al giorno, ci vorrà un anno", ha spiegato.
Secondo il sito d'informazione con sede nello Stato ebraico Ynet, la ministra degli Insediamenti e dei Progetti Nazionali Orit Strock, membro del partito di estrema destra Sionismo Religioso di Smotrich, ha dichiarato che la rimozione della minaccia alla sicurezza proveniente da Gaza non può essere raggiunta "se non attraverso un piano di migrazione volontaria".
In un'intervista a "Meet the Press" su Channel 12 il mese scorso, Smotrich aveva affermato che Israele è attivamente in contatto con Washington per discutere l'attuazione del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per trasferire i residenti della Striscia di Gaza all'estero.
"Il processo di emigrazione da Gaza inizierà nelle prossime settimane", aveva dichiarato Smotrich. "I gazawi non avranno nulla da cercare a Gaza nei prossimi 10-15 anni. Dopo che riprenderemo i combattimenti e tutta Gaza sembrerà Jabalia, non avranno più nulla da cercare lì".