Estero

Una vescova sfida Trump su gay e migranti

L’ira del presidente: ‘È una radicale di sinistra. Deve scusarsi’

Mariann Edgar Budde
(Keystone)
22 gennaio 2025
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Sfidato in chiesa da una donna vescovo, Donald Trump contrattacca: Mariann Budde, che ha usato il pulpito della National Cathedral per implorarlo a usare "misericordia" verso gay e migranti, è "una radicale di sinistra cattiva e non intelligente". Trump si aspetta ora pubbliche scuse da parte della religiosa e dell'intera congregazione episcopale, mentre reazioni di sdegno sono emerse nella galassia repubblicana: per il senatore dell'Alabama Tommy Tuberville, Budde "sputava odio", mentre il deputato repubblicano della Georgia Mike Collins ne ha chiesto "la deportazione" e il predicatore evangelico Franklin Graham ha tuonato contro la National Cathedral "diventata tempio di Satana in mano ad attivisti Lgbtq".

Dissenso dal pulpito

La predica è stata un raro momento di dissenso in giorni di crescenti abbracci a Trump da parte di leader del business e della politica e mentre il neopresidente continua a emanare ordini esecutivi che danno il tono della nuova amministrazione: l'ultimo riguarda la messa in aspettativa dei dipendenti degli uffici Deia (Diversità, Equità, Inclusione e Accessibilità), i cui uffici stanno per essere chiusi. Indignato dal "tono sgradevole" della "cosiddetta vescovo", il tycoon l'ha accusata di "odiare Trump in modo duro" e di "aver portato la chiesa nel mondo della politica in modo molto scortese". Trump ha definito il sermone "cattivo nel tono, non convincente né intelligente". Budde, a suo avviso, avrebbe dovuto menzionare "il gran numero di migranti illegali che hanno ucciso persone: un'ondata di criminalità gigantesca che sta avendo luogo negli Stati Uniti".


Keystone
Trump stizzito in chiesa

Lo strappo

Lo scontro con Budde è emerso durante la cerimonia di preghiera interconfessionale che accompagna i riti dell'insediamento dai tempi di George Washington. A differenza di altri religiosi che il 20 gennaio al Capitol avevano pregato, senza criticarlo, per il neopresidente – tra questi l'arcivescovo di New York Timothy Dolan poco dopo che papa Francesco aveva definito "una disgrazia" l'intenzione di Trump di deportare in massa milioni di immigrati, mentre oggi il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, ha osservato che "politiche, o anche parole, che possano essere un danno alla dignità dell'uomo troveranno il nostro dissenso" – la 65enne prelata originaria del Minnesota ha colto nei gruppi target della nuova amministrazione categorie vulnerabili che meritano compassione.

Dopo aver alluso all'affermazione di Trump di "esser stato salvato da Dio per fare di nuovo grande l'America", Budde gli si è rivolta evocando una "paura" percepita in tutto il Paese: "Ci sono gay, lesbiche e ragazzi transgender in famiglie democratiche, repubblicane e indipendenti. Alcuni temono per la loro vita". La vescova ha ricordato chi "lavora nelle nostre fattorie, ci pulisce la casa e gli uffici, lavora negli impianti del pollame e della carne, lava i piatti nei ristoranti e fa la notte negli ospedali: forse non sono cittadini, forse non hanno i documenti a posto. Ma la maggioranza non sono criminali. Pagano le tasse, sono buoni vicini".

Spiazzati

Il servizio era chiuso al pubblico ma i Trump, come si vede nei video circolati dopo la cerimonia, sono rimasti spiazzati. Lui ha alzato gli occhi al cielo, la figlia Tiffany seduta dietro ha accennato a un sorrisino, Eric ha scosso il capo e lo sguardo di Melania non ha lasciato dubbi sulla disapprovazione della First Family. Che tuttavia poteva aspettarselo: sposata, madre di due figli e nota per l'impegno per i diritti umani, Budde aveva partecipato alla marcia delle donne anti-Trump nel gennaio 2017 pur dopo aver guidato in Campidoglio le preghiere per il suo insediamento. Aveva poi criticato Trump nell'estate 2018 per aver fatto sgombrare una protesta pacifica del movimento Black Lives Matter in modo da usare la storica chiesa di St. John come sfondo di una foto "politica" con la Bibbia in mano.