Il presidente eletto ha già affrontato uno dei suoi primi ‘problemi’ che lo avrebbe atteso all'ingresso alla Casa Bianca: il caso di TikTok.
Un bagno di folla per Donald Trump. Il presidente eletto è a Washington con la famiglia al gran completo per le celebrazioni che culmineranno domani con il suo giuramento e il ritorno alla Casa Bianca. Nella capitale americana migliaia di suoi sostenitori lo hanno atteso per ore alla Capital Arena per il suo ultimo comizio da presidente-eletto e per festeggiarlo l'intera giornata del 20 gennaio, quando sarà archiviata l'era Biden e si aprirà il secondo atto del tycoon.
Trump e la consorte Melania sono arrivati a Washington sabato sera prima di iniziare il tour de force di eventi che li riporterà alla Casa Bianca. Ore intense anche per la squadra del presidente: coloro che sono stati nominati per ricoprire cariche all'interno del governo si sono riuniti per la prima volta tutti insieme per una cena di gala alla National Gallery of Art di Washington. Kash Patel, nominato da Trump alla guida dell'Fbi, ha pubblicato la storica fotografia che ritrae la nuova squadra di governo, quella che - se confermata dal Senato - dovrà portare avanti l'agenda del tycoon.
Anche se impegnato in una girandola di eventi, il presidente eletto ha già affrontato uno dei suoi primi ‘problemi’ che lo avrebbe atteso all'ingresso alla Casa Bianca: il caso di TikTok. Trump ha infatti annunciato un decreto che farà slittare l'entrata in vigore del divieto dell'app, delineando allo stesso tempo una possibile soluzione. "La mia idea iniziale è quella di una joint venture fra gli attuali proprietari e i nuovi in cui gli Stati Uniti abbiano il 50%", ha spiegato sul suo social Truth. Ma l'app è solo uno dei 100 decreti esecutivi che si appresta a firmare non appena entrato alla Casa Bianca.
Fra questi c'è quell'emergenza migranti che ha promesso di affrontare e risolvere con deportazioni di massa che inizieranno poco dopo il suo giuramento alla rotonda di Campidoglio. È da lì che si rivolgerà a tutti gli americani: lo farà - secondo i suoi collaboratori - con un discorso dai toni più ottimisti rispetto a quelli di otto anni fa, quando aveva parlato di "carneficina americana" e dipinto gli Stati Uniti come un Paese tormentato dalla criminalità e dal degrado economico. Si definirà il presidente di tutti e descriverà la sua presidenza come un nuovi inizio per, come ha più volte detto, una nuova età dell'oro degli Stati Uniti.