L’Ong Caminando Fronteras: ‘Senza soccorsi per quasi 2 settimane’
Una nuova tragedia nel dramma senza fine che si consuma nelle traversate di migranti lungo la rotta atlantica, fra l'Africa nordoccidentale e la Spagna: almeno 50 persone sono morte nel naufragio di un barcone diretto alle isole Canarie. A dare l'allarme è stata Helena Maleno, fondatrice della Ong per i diritti umani dei migranti Caminando Fronteras, raccontando su X che "hanno trascorso 13 giorni di angosciante traversata senza che arrivassero i soccorsi".
Stando alle testimonianze raccolte dalla Ong, l'imbarcazione con almeno 86 persone, in maggioranza di origini pachistane, era salpata il 2 gennaio dalle coste della Mauritania, diretta alle Canarie. E sarebbe rimasta per 13 giorni alla deriva nell'Atlantico, prima di essere localizzata. Le motovedette delle autorità marocchine hanno tratto in salvo ieri solo 36 persone, fra le quali almeno un adolescente. "Avevamo lanciato sei giorni fa l'allarme a tutti i Paesi che condividono le acque di ricerca e salvataggio marittimo, come segna il nostro protocollo in caso di un'imbarcazione dispersa", segnala un portavoce di Caminando Fronteras, che non ha ulteriori dati su quante donne e bambini fossero a bordo. "Hanno trovato la morte quando avevano la speranza di raggiungere un futuro migliore. Non immagino una maggiore crudeltà", ha postato su X il ministro spagnolo di Politica territoriale e memoria democratica, Angel Victor Torres, che si è detto "costernato". Mentre il governatore delle Canarie, Fernando Clavijo, sul social ha scritto che l'Atlantico "non può continuare a essere il cimitero" dell'Africa e ha esortato l'Ue e il governo centrale a "non continuare a voltare le spalle al dramma umanitario", e ad agire davanti alla grave crisi migratoria che attanaglia i Paesi di primo approdo.
La stessa Ong Caminando Fronteras, nel rapporto annuale presentato a dicembre, ha denunciato la morte o la scomparsa in mare di 10’457 persone nel tentativo di raggiungere le coste iberiche lungo la pericolosa rotta verso l'arcipelago al largo delle coste africane, che è la frontiera meridionale della Ue. Il 2024 si è chiuso con lo sbarco alle Canarie di oltre 46’843 migranti, un numero record anche rispetto alla ‘crisi dei caicchi’ nel 2006. E il flusso migratorio è aumentato nelle prime due settimane dell'anno, con l'arrivo di 3’223 persone, secondo i dati del Ministero dell'interno. Ad aggravare la crisi, il mancato accordo tra l'esecutivo centrale e l'opposizione del Partito Popolare, sulla ridistribuzione degli oltre 5’800 minori non accompagnati ospitati nelle isole, dopo che il Pp ha votato contro una riforma che renderebbe obbligatoria la ripartizione tra le regioni. Sullo stallo pesa la minaccia indiretta del partito ultraconservatore Vox di ritirare l'appoggio alle leggi di bilancio degli esecutivi regionali a guida Pp se i popolari chiuderanno un accordo migratorio con il governo Sánchez.