Rilevati anche nella sede brasiliana di Byd quattro casi di amputazione degli arti e perdita del movimento delle dita

In Brasile, una task force composta dal pubblico ministero del lavoro, dalla polizia federale e da altri organismi ha salvato 163 lavoratori cinesi che si trovavano in condizioni simili alla schiavitù nei cantieri della fabbrica di auto elettriche della società cinese Byd a Camaçari, nello Stato di Bahia.
I lavoratori, inclusi saldatori, muratori e caricatori, dovevano lavorare dieci ore al giorno per sei giorni alla settimana e senza giorni di riposo obbligatori.
Secondo il rapporto della task force, all'inizio di dicembre si sono verificati almeno quattro casi di amputazione degli arti e perdita del movimento delle dita.
Il colosso globale del mercato delle auto elettriche si trova ora ad affrontare interrogativi sulla sua responsabilità nella gestione del lavoro e nel rispetto dei diritti dei dipendenti. La costruzione della fabbrica è iniziata quest'anno, dopo che l'ad di Byd Brasil, Tayler Li, ha incontrato il presidente Luiz Inácio Lula da Silva a gennaio.
All'epoca, il dirigente annunciò un investimento di 3 miliardi di reais (circa 466 milioni di euro) e l'obiettivo di produrre 150’000 automobili all'anno nello stabilimento di Bahia.