Il governo Netanyahu vota l’intesa, cessate il fuoco con Hezbollah a un passo
Per il cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele sembrerebbe essere ormai questione di ore. L'annuncio ufficiale, secondo ben informati media arabi, dovrebbero farlo martedì mattina due presidenti, Joe Biden e Emmanuel Macron. Ma non è detto. La riunione del gabinetto di sicurezza politica per approvare l'accordo è stato convocato solo nel pomeriggio, e ai ministri è stato chiesto di mettere in conto un impegno fino alle 9 di sera poiché la discussione è impegnativa. Non solo, Benjamin Netanyahu forse non ha gradito la notizie pubblicate dal saudita al Sharq al Awast secondo cui saranno Washington e Parigi a intestarsi il successo diplomatico, prima ancora che Israele apponga la firma sul protocollo.
Gli Usa, avvertiti della suscettibilità politica dell'alleato, hanno corretto il tiro con una dichiarazione del portavoce del Consiglio per la sicurezza John Kirby: "L'accordo in Libano è vicino ma non sarà finalizzato fino a che non saranno concordati tutti i dettagli: le discussioni continuano. Il presidente Biden sta seguendo la situazione da vicino", ha affermato. Nonostante solo poche ore prima gli Usa avessero informato alti funzionari libanesi che il cessate il fuoco avrebbe potuto essere dichiarato "entro poche ore". Tanto che i media del Paese hanno diffuso innumerevoli video di libanesi in festa per la fine della guerra. L'Eliseo nel mentre ha reso noto che "le discussioni per un cessate il fuoco hanno fatto progressi significativi".
Insomma, dopo quasi 14 mesi di combattimenti, l'intesa è quasi pronta. Israele, stando a quanto è trapelato, si ritirerà dal Libano meridionale entro 60 giorni. Al suo posto l'esercito libanese e l'Unifil entreranno nell'area per ripulirla fino al fiume Litani dai siti di Hezbollah. Verrà istituito un comitato internazionale, a guida Usa, di cui faranno parte Francia e Gran Bretagna, il cui compito sarà di far rispettare l'accordo. Un documento collaterale, che sarà firmato dagli Stati Uniti e che non fa parte del trattato con il Libano e Hezbollah, darà a Israele libertà di azione per rispondere immediatamente all'eventuale lancio di missili o ordigni. Nell'intesa potrebbe entrare anche l'intenzione di aumentare il potere dell'Unifil.