Il Cremlino ventila spiragli di pace in Ucraina dopo i “segnali positivi” inviati da Trump (che stando al ‘Washington Post’ avrebbe però consigliato a Putin di non intensificare la guerra, ricordandogli la presenza militare di Washington in Europa), mentre sul terreno un’armata di soldati di Mosca si prepara a riconquistare il territorio perso nel Kursk russo. I russi hanno ammassato una forza d’assalto di 50mila uomini, compresi i circa 10mila nordcoreani inviati da Pyongyang, che si prepara all’offensiva contro le truppe ucraine che hanno occupato pezzi della regione nel blitz di agosto. Fonti americane e ucraine hanno rivelato al ‘New York Times’ che l’attacco potrebbe essere sferrato già “nei prossimi giorni”. Intanto, in un attacco senza precedenti, le forze russe hanno impiegato in Ucraina in 24 ore 145 droni (62 dei quali abbattuti, secondo i militari di Kiev), causando danni e feriti. Sull’altro fronte, i russi annunciano la distruzione di 70 velivoli, oltre la metà nella regione di Mosca – anche questo un record – che hanno causato feriti e la chiusura per ore degli aeroporti. Londra intanto stima siano 700mila i soldati del Cremlino uccisi o feriti dall’inizio della guerra. Mosca per parte sua rivendica l’uccisione di oltre mille militari ucraini solo nelle ultime 24 ore. ANSA/RED