Con la vittoria della Georgia, il tycoon repubblicano sale a 266 grandi elettori, contro i 219 di Kamala Harris
Gli americani hanno espresso la loro volontà nelle urne. I seggi elettorali hanno chiuso (concludendosi alle 6 di questa mattina, ora svizzera, con Alaska e Hawaii) e le operazioni di spoglio sono ben avviate. Con la vittoria della Georgia, Donald Trump sale a 246 grandi elettori, contro i 210 di Kamala Harris. Lo riporta il New York Times. Il tycoon è sempre più vicino alla soglia dei 270 grandi elettori necessari per vincere le elezioni.
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Tre Stati su dieci hanno respinto il referendum sull’aborto
Florida, South Dakota e Nebraska: sono questi i tre Stati che hanno respinto, durante l’Election Day americano, la misura elettorale per proteggere il diritto di accesso all’aborto. In tutti e tre gli Stati i grandi elettori sono stati rivendicati dal repubblicano Donald Trump, dalle cui mani è iniziato il ribaltamento della sentenza Roe v. Wade. In Nebraska gli elettori hanno approvato il divieto di aborto dopo le 12 settimane di gravidanza, ma hanno respinto l’inserimento nella Costituzione statale del diritto all’interruzione volontaria fino alla possibilità del feto di sopravvivere al di fuori dell’utero materno. I referendum sono invece passati in Colorado, Maryland, Missouri, New York, Arizona, Nevada. All’appello manca solo il Montana.
Trump ha superato in ogni Stato il suo risultato del 2020
Secondo il New York Times, per Donald Trump è stata un’elezione record. In ognuno dei 50 Stati, più il “51esimo” del District of Columbia, il tycoon ha migliorato i dati delle preferenze e il margine di distacco dai democratici rispetto a quattro anni fa. Anche in Stati solidamente blu – Delaware, Rhode Island e Vermont – si sarebbe registrato uno «shift repubblicano». Negli Stati di New York e New Jersey ha guadagnato 9 o 10 punti.
Democratici in Svizzera: 'Immensa delusione'
La sconfitta della candidata democratica alle presidenziali statunitensi Kamala Harris è fonte di "enorme delusione, tristezza e preoccupazione" per i membri del Partito democratico in Svizzera, che dicono di temere una deriva autocratica da parte di Donald Trump, il candidato repubblicano con ogni probabilità eletto alla presidenza degli Usa.
"Il rischio che la nostra democrazia sia ferita è grande", ha detto a Keystone-Ats Peter Butterfield, membro e tesoriere dei Democrats Abroad Switzerland e organizzatore della scorsa notte elettorale democratica a Ginevra.
Donald Trump è il 47esimo presidente americano
Il candidato repubblicano ha ottenuto la maggioranza. Superata la soglia dei 270 grandi elettori
E Putin? Il suo portavoce non sa se e cosa dirà a Trump
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non sapere se Vladimir Putin si congratulerà con il presidente eletto Usa Donald Trump, ricordando che gli Stati Uniti sono "un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra" contro la Russia. Peskov ha aggiunto che Mosca giudicherà la presidenza Trump in base a "passi concreti".
Piovono congratulazioni, arrivano anche quelle tedesche
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si congratula con Donald Trump "per la sua elezione a presidente degli Stati Uniti". "Per molto tempo - si legge in un post su X - Germania e Stati Uniti hanno lavorato insieme con successo promuovendo prosperità e libertà sulle due sponde dell'Atlantico. Continueremo a farlo per il bene dei nostri cittadini".
L'Egitto si congratula con Trump
"Estendo le mie sincere congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald J. Trump, e gli auguro ogni successo nel realizzare gli interessi del popolo americano. Non vediamo l'ora di lavorare insieme per raggiungere la pace, mantenere la stabilità regionale e rafforzare le relazioni di partenariato strategico tra l'Egitto e gli Stati Uniti e i loro popoli amici". Lo afferma il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, su Facebook.
"I due Paesi hanno sempre fornito un modello di cooperazione e insieme sono riusciti a raggiungere gli interessi comuni, cosa che speriamo di continuare a fare nelle delicate circostanze che il mondo sta attraversando", aggiunge il presidente.
Il socialista ginevrino Carlo Sommaruga si dice "preoccupato" per la vittoria di Trump
Il consigliere agli Stati socialista Carlo Sommaruga, vicepresidente della Commissione della politica estera della Camera dei Cantoni, si dice "preoccupato" per la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi.
La Svizzera potrebbe subire i contraccolpi delle guerre economiche che verosimilmente condurrà il repubblicano, verso la Cina o anche verso l'India. Di fronte a queste tensioni la Confederazione "dovrà porsi la domanda se non sia ineluttabile un avvicinamento all'Unione europea per trovare un ancoraggio", dice Sommaruga a Keystone-Ats.
Sul piano internazionale non si attende un gelo del conflitto in Medio Oriente, ma piuttosto a un sostegno alla strategia della "grande Israele". Al contrario, il futuro presidente degli Stati Uniti cercherà verosimilmente di disimpegnarsi in Ucraina. L'attenzione egli Usa si sposterà certamente verso l'Asia, con al centro le tensioni con la Cina.
La borsa svizzera brinda con Trump, assai più che altre piazze europee
La borsa svizzera brinda alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi e lo fa in modo assai più deciso delle altre piazze continentali: alle 10.00 l'indice di riferimento SMI guadagnava il 2,12% rispetto ai ieri, a 12'110 punti. A Londra, Francoforte, Parigi e Milano i rialzi sono più contenuti.
Sugli scudi risultano in particolare i titoli finanziari: UBS guadagna oltre il 4%, Swiss Re e Swiss Life circa il 3%. Ma anche grandi gruppi industriali come ABB (+4%) partecipano al party. In contro tendenza sono invece il colosso della logistica Kühne+Nagel (-2%) e Logitech (-4%).
"La vittoria presumibilmente netta dei repubblicani significa che l'esito delle elezioni non è in dubbio", commenta Karsten Junius, capo economista della banca J. Safra Sarasin. Allo stesso tempo i tagli alle tasse porteranno probabilmente a un aumento dei rendimenti delle obbligazioni statunitensi e a una diminuzione delle speranze di un calo massiccio dei tassi d'interesse.
"La vittoria elettorale di Donald Trump è già ormai inglobata nei corsi dei mercati finanziari", afferma da parte sua il trader Andreas Lipkow. "Il rally di fine anno è ufficialmente iniziato".
Mosca: 'Vince chi ama il proprio Paese e non odia gli stranieri'
"Vince chi vive di amore per il proprio Paese e non di odio verso gli stranieri". Lo scrive sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, riferendosi apparentemente all'esito delle presidenziali negli Usa, ma senza citarle esplicitamente.
"Kamala Harris - scrive ancora Zakharova - aveva ragione quando citava il Salmo 30:5: 'Il pianto può durare una notte, ma la gioia arriva al mattino'". "Alleluia, aggiungo da parte mia", afferma la portavoce.
Trump proiettato a vincere anche il voto popolare
A scrutinio ancora in corso, Donald Trump è proiettato a vincere anche il voto popolare, cosa che per un candidato presidenziale repubblicano non succedeva dal 2004, con George W. Bush. Al momento il tycoon ha il 51% dei voti (68'754'633), contro il 47% di Kamala Harris (63'656'587), secondo il Guardian.
Zelensky si congratula con Trump
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si congratula con Donald Trump per la sua "impressionante" vittoria alle elezioni presidenziali americane. Lo afferma una nota della presidenza di Kiev. Zelensky si augura che la vittoria di Trump "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta".
Medvedev: 'Trump ci è utile, vedremo quanto spenderà per la guerra'
Donald Trump "ha una qualità che ci è utile: essendo un uomo d'affari fino al midollo, è mortalmente avverso a spendere soldi per vari tirapiedi e accoliti, per alleati idioti... La domanda è quanto Trump sarà costretto a dare per la guerra" in Ucraina: lo scrive su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev.
Trump: 'Magnifica vittoria, un movimento mai visto prima'
"Questa è una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l'America di nuovo grande. Questo è un movimento mai visto prima, questo è il più grande movimento della storia". Lo ha detto Donald Trump nel suo discorso al Convention center di Palm Beach, dopo che Fox l'ha proiettato vincitore delle presidenziali.
"Sistemeremo tutto", ha aggiunto, citando come prima cosa il confine. Trump è salito sul palco con la famiglia al completo: ci sono Melania e tutti i figli, inclusa Ivanka e il marito Jared Kushner. Dal pubblico si è alzato il coro 'Usa Usa'.
"Vincere il voto popolare è bello. Abbiamo vinto il Senato", ha poi dichiarato il tycoon, sottolineando che "abbiamo scritto la storia". "Ringrazio la mia bella moglie Melania, lavora duramente per aiutare le persone", ha messo in evidenza.
"È stato il più grande ritorno della storia americana", ha invece detto dal canto suo JD Vance, il candidato alla vicepresidenza.
Gli Stati chiave potrebbero ribaltare il risultato?
Mentre la vittoria di Trump appare sempre più scontata, si attendono le assegnazioni degli altri Stati chiave. Wisconsin e Pennsylvania sono i due più avanti negli scrutini e vedono entrambi in vantaggio il candidato repubblicano. Stessa situazione anche in Michigan e Arizona, dove però lo scrutinio è iniziato più tardi.
Fox annuncia: 'Trump presidente'
L’emittente tv Fox News è la prima ad assegnare a Donald Trump la vittoria delle elezioni americane. Più caute le altre testate americane, a partire da Associated Press e Cnn. L’annuncio di Fox News è stato accolto con un boato dai supporter di Trump riuniti a Palm Beach, in Florida.
Il Senato sarà rosso... rosso repubblicano
I Repubblicani avranno la maggioranza al Senato, secondo le proiezioni della Cnn. Al momento hanno a disposizione 51 seggi, anche se alcuni risultati devono ancora arrivare.
La democrazia è il tema più importante per gli americani
Secondo un exit poll della Cnn, è la democrazia la questione più importante per gli elettori americani, seguita dall’economia al 31% e dall’aborto al 14%. L’immigrazione è al quarto posto con l’11%, ultima la politica estera con il 4%. Per quanto riguarda invece l’umore con cui i cittadini si stanno recando alle urne, il 43% dice di essere insoddisfatto di come vanno le cose, mentre tre elettori su dieci (il 29%) sono arrabbiati. Soltanto il 19% di chi oggi ha votato si dice contento e il 7% entusiasta. L’ottimismo, però, non manca: per il 61% degli americani i giorni migliori dell’America sono nel futuro, mentre per il 34% appartengono ormai al passato.
Orban: 'Trump sulla strada verso una grande vittoria'
Il primo ministro ungherese Viktor Orban plaude ai risultati preliminari delle presidenziali statunitensi che vedono in vantaggio il candidato repubblicano, Donald Trump. "Buongiorno Ungheria! Sulla strada verso una grande vittoria", ha scritto il primo ministro in un post su Facebook, postando una foto in cui appare davanti a uno schermo televisivo che mostra il conteggio dei voti negli Stati Uniti.
La Florida boccia il referendum sull’aborto e sulla marijuana
Gli elettori della Florida bocciano l’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione statale. Si tratta di una vittoria per il governatore repubblicano Ron DeSantis, che manterrà in vigore la legge che vieta l’interruzione volontaria di gravidanza dopo la sesta settimana di gravidanza. L’emendamento 4, che avrebbe annullato il divieto, non ha raggiunto il 60% dei voti necessari, scrive Ap. La misura avrebbe modificato la costituzione dello Stato ampliando l’accesso all’aborto. I cittadini hanno, inoltre, respinto la misura per la legalizzazione della marijuana per uso ricreativo.
La 'Squad' riconfermata al Congresso
È riconfermata al Congresso la 'Squad', il gruppo di sinistra radicale dei Democratici alla Camera. Tutte e quattro le fondatrici del gruppo sono riuscite a vincere in scioltezza: Alexandria Ocasio-Cortez a New York, Ilhan Omar in Minnesota, Ayanna Presley in Massachussetts e Rashida Tlaib in Michigan.
Nancy Pelosi vince in California, è stata rieletta alla Camera
La democratica Nancy Pelosi è stata rieletta alla Camera per rappresentare la California, secondo le proiezioni dell'Associated Press. Pelosi, la prima donna speaker della Camera, è stata eletta per la prima volta nel 1987.
New York Times: 'Trump ora ha il 90 per cento di probabilità di vittoria'
Il New York Times attribuisce a Donald Trump il 90% delle probabilità di vincere le presidenziali americane. Il risultato finale previsto è di 301 grandi elettori rispetto ai 237 di Kamala Harris.
Harris non parlerà alla Howard University
Kamala Harris non parlerà alla Howard University, dove i suoi sostenitori sono in attesa dei risultati del voto. Lo riporta CBS.
«Ci sono ancora voti da contare e Stati che non sono stati assegnati. Non sentirete la vicepresidente stasera, la sentirete domani, quando parlerà al Paese», ha detto il co-presidente della campagna di Harris, Cedrid Richmond.
Trump lascia Mar-a-Lago in direzione di Palm Beach
Donald Trump ha lasciato Mar-a-Lago in direzione del convention center di Palm Beach, dove è atteso per parlare ai suoi sostenitori. Lo riportano i media americani.