Un nuovo sciopero del trasporto pubblico italiano è poi annunciato per venerdì, 8 novembre, quando si fermeranno bus, metrò e tram
Forti disagi per i viaggiatori da Nord a Sud della Penisola per lo sciopero dei treni, proclamato martedì dai sindacati italiani in seguito all'accoltellamento di un capotreno a Genova Rivarolo. E venerdì, 8 novembre, si fermeranno bus, metrò e tram.
Il dipendente di Trenitalia "sta bene, ha 14 giorni di prognosi", dopo essere stato dimesso dall'ospedale, ha detto l'amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, in audizione alla Commissione trasporti della Camera italiana dei deputati, spiegando che il capotreno ha subito due pugnalate. "Un'aggressione inaccettabile", ha sottolineato l'a.d. di Trenitalia.
Lo stop di 8 ore, dalle 9 alle 17, ha comportato la cancellazione di numerosi treni, sia sull'Alta velocità che sulle linee regionali italiane, oltre a ritardi anche fino a tre ore. Da Torino a Milano a Roma, passando per Bologna e Firenze e proseguendo per Napoli e Salerno la scena nelle stazioni era la stessa: passeggeri in attesa, con gli occhi puntati verso i tabelloni luminosi delle partenze e degli arrivi, e lunghe code ai chioschi delle informazioni.
In vista dell'agitazione di venerdì nel trasporto pubblico locale, il Garante italiano degli scioperi ha messo in chiaro che anche in assenza di fasce di garanzia, dovranno essere comunque "garantiti servizi minimi" di trasporto. In particolare nelle fasce orarie "saranno assicurati servizi di trasporto urbano ed extraurbano mediante l'utilizzazione del 30% del personale viaggiante".
Lo sciopero di martedì nelle ferrovie è stato indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl, Fast e Orsa Trasporti per denunciare l'ultima di una lunga serie di "aggressioni al personale mobile" registrate negli ultimi mesi. E perché a tutt'oggi "non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell'ordine".
E le opposizioni vanno in pressing sul ministro dei Trasporti italiano, Matteo Salvini, affinché "si occupi e garantisca la sicurezza sul posto di lavoro".
E di sicurezza ha parlato proprio l'a.d. di Trenitalia durante l'audizione alla Camera. "Si stanno facendo varie cose sulla sicurezza: partendo dalla bodycam, è una bellissima sperimentazione, al momento in Emilia Romagna, e si passerà all'attuazione col permesso del sindacato in tutta Italia", ha annunciato Corradi, spiegando che "tutti i treni nuovi hanno delle telecamere che mandano sugli schermi le immagini di tutto il treno e degli altri passeggeri negli altri vagoni". Inoltre è stata creata Fs security e si "stanno assumendo persone", ha aggiunto Corradi, sottolineando che un'altra misura "importante" per aumentare la sicurezza è aumentare il numero di tornelli.
Tra i vari temi toccati nell'audizione, a cui ha partecipato anche l'amministratore delegato di Italo Gianbattista La Rocca, quello dei lavori sulla rete e della puntualità. "Nella prossima estate i lavori saranno ingenti sulla rete ferroviaria", ha avvertito Corradi, ma "la cabina di regia per l'estate è già in piedi", ossia "abbiamo già le informazioni più importanti su quelle che saranno problematiche di lavori che riguardano l'estate".
Quindi sulla puntualità Corradi ha spiegato che "rispetto a un 100% di puntualità sull'Alta velocità, quella dovuta a Trenitalia arriva al 95%, incidiamo di cinque punti percentuali ma ci spostiamo dal 95 al 73% quando inglobiamo le altre cause, ma di quel 73% solo il 95% è legato a cause dei treni". Per quanto riguarda Italo "la puntualità a 5 minuti di Italo, per cause dovute a Italo, è del 97%; vuol dire che la nostra incidenza è del 3%", ha detto La Rocca. "Quando invece parliamo di puntualità legata a tutte le cause che ci possono essere sulla rete, questo 97% si abbatte di più di 20 punti percentuali", ha fatto presente l'a.d. di Italo.
I due manager italiani hanno anche illustrato i rispettivi investimenti. "Abbiamo investito 1,2 miliardi in 46 nuovi Etr1000, che inizieranno a circolare nel secondo semestre del 2025, e investito 7 miliardi di euro sul trasporto regionale", ha detto Corradi. Mentre "tra acquisto di treni e manutenzione gli investimenti di Italo superano i 5 miliardi di euro", ha detto La Rocca, spiegando che l'azienda è partita con 25 treni Av, oggi saliti a 51.