Estero

Le peggiori 24 ore di Hezbollah, terrore tra i miliziani

Dopo i cercapersone esplodono i walkie-talkie. Almeno cento combattenti hanno perso l’uso della vista nel duplice attacco attribuito a Israele

18 settembre 2024
|

Confusione e sgomento dominano la comunità di Hezbollah in Libano dopo quelle che già in molti definiscono le “peggiori 24 ore” del partito armato libanese alleato dell’Iran e di Hamas. Colpito prima con i cercapersone e poi con i walkie-talkie e altri dispositivi elettronici, il movimento sciita anti-israeliano non ha fatto in tempo a celebrare i suoi “martiri” e a fare la conta esatta delle migliaia di combattenti feriti che altre esplosioni hanno seminato il terrore tra le sue file a Beirut, nella Bekaa, nel sud del Paese.

Spie, talpe, informatori al soldo di Israele

In attesa che il leader Hassan Nasrallah appaia nelle prossime ore, incolume e risoluto sugli schermi tv per pronunciare un discorso già molto atteso, in molti si chiedono quale possa essere il prossimo dispositivo pronto a esplodere nelle abitazioni, nelle auto, nelle vie cittadine. Una vera e propria “apocalisse in diretta” e “senza fine” è stata vissuta da decine di migliaia di persone in Libano durante le due catene di esplosioni, da più parti definite “atti terroristici”. Il terrore sembra infatti dominare negli ambienti di Hezbollah: oltre alle migliaia di feriti, le comunicazioni interne sono compromesse, così come è minata la fiducia tra i ranghi, divisi ormai dal sospetto non più strisciante circa la presenza di talpe, spie, informatori al soldo di Israele.

Si stima che almeno cento combattenti – ma c’è chi parla di 500 – abbiano perso definitivamente l’uso della vista nel duplice attacco attribuito a Israele. Moltissimi hanno perso l’uso degli arti superiori. Molti altri ancora rimarranno con invalidità permanenti. Fadi, un portantino del pronto soccorso dell’ospedale Geitawi della capitale, racconta di aver lavorato incessantemente per ore e di aver visto ferite di tutti i tipi: “Una vera e propria macelleria”. “Abito vicino all’ospedale americano ed è stato uno strazio sentire le urla delle persone ferite e dei passanti che assistevano alle scene”, testimonia una studentessa: “Ho visto mani senza più le dita, volti anneriti e insanguinati, tanto sangue a terra”. Durante l’intervista la telefonata si interrompe: “Sento del caos provenire dalla strada”. Una nuova esplosione, causata da un walkie-talkie, si è registrata in un’auto vicino allo stesso ospedale americano. A Tiro, nell’estremo sud del Paese, il personale medico locale racconta di aver dovuto soccorrere persone ferite allo stomaco, all’intestino e ai genitali. Mentre a Baalbeck, durante i funerali di un “martire” di Hezbollah, un membro del servizio d’ordine del partito è stato investito dall’esplosione della radiolina tenuta vicino al volto. Caduto a terra, la folla prima si è allontanata, poi è corsa sul corpo che si agitava. “Nessuno è più al sicuro”, mormorava la gente.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔