Critiche al premier Netanyahu, mentre il presidente Herzog parla del cuore di una nazione fatto a pezzi
"Il cuore di un'intera nazione è stato fatto a pezzi". Lo ha detto il presidente israeliano, Isaac Herzog, dopo il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi uccisi a Gaza.
"A nome dell'intero Stato di Israele, stringo nel cuore le loro famiglie e chiedo perdono. Perdono per non essere stato in grado di riportare i vostri cari a casa sani e salvi", ha detto, scrive il Times of Israel.
Secondo Herzog, l'uccisione degli ostaggi dimostra la prontezza di Hamas a compiere crimini contro l'umanità, aggiungendo che il "sacro obiettivo del Paese era quello di riportarli a casa".
Il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi ha chiesto al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, di assumersi la responsabilità dell'abbandono degli ostaggi.
Il suo ufficio ha annunciato di aver annullato la partecipazione di Netanyahu all'inaugurazione dell'anno scolastico presso la scuola elementare ‘Guatemala’ di Gerusalemme.
Il forum afferma che la morte degli ostaggi è il "risultato diretto" del "siluramento" da parte del premier delle proposte di accordo sugli ostaggi e della sua richiesta di mantenere la presenza delle Forze di difesa israeliane nel Corridoio di Filadelfia, scrive Times of Israel.
"Negli ultimi mesi, otto ostaggi sono stati salvati nel corso di operazioni militari, rispetto ai 105 ostaggi rilasciati nell'accordo di novembre", si legge nel forum.