Estero

Rischio di incidente nucleare per gli scontri nel Kursk

Mentre proseguono i raid russi di rappresaglia contro le città ucraine, Kiev testa il primo missile balistico e usa gli F-16

Il direttore generale dell’Aiea – l’Agenzia internazionale per l’energia atomica – Rafael Grossi
(Keystone)
27 agosto 2024
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Di fronte alla “lentezza” delle decisioni occidentali sull’uso delle armi a lungo raggio in Russia, Volodymyr Zelensky annuncia con orgoglio che la risposta all’invasione ora è ‘Made in Ukraine’: “Forse è troppo presto per parlarne”, ma “il primo missile balistico ucraino è stato testato con successo”, ha affermato il presidente in conferenza stampa a Kiev mentre la Russia ha martellato per il secondo giorno consecutivo le città ucraine con missili e droni ai quali Kiev ha risposto “usando gli F-16” forniti dalla Nato, ha rivelato Zelensky.

‘La centrale non sia obiettivo militare’

Nel frattempo, l’esercito ucraino continua a rivendicare successi nella regione russa di Kursk, dove però crescono i timori per il rischio di un cataclisma atomico: il direttore generale dell’Aiea – l’Agenzia internazionale per l’energia atomica – Rafael Grossi ha evocato infatti il “pericolo di un incidente nucleare” visitando la centrale di Kursk, dove ha affermato di aver “visto tracce di attacchi di droni” sul territorio dell’impianto e ha ribadito l’appello alle parti perché la centrale non sia un obiettivo militare. Sin dai primi giorni delle operazioni ucraine oltreconfine, Kiev ha sostenuto di agire senza mettere in pericolo la sicurezza della centrale nucleare, mentre prosegue la sua avanzata: secondo il comandante delle forze armate Oleksandr Syrsky, le forze di Kiev ora controllano 1’294 km quadrati e 100 insediamenti e hanno catturato 594 soldati russi nel Kursk.

Nelle prime ore di oggi si sono rincorse notizie sui canali Telegram russi di un’incursione di soldati ucraini anche nella regione confinante di Belgorod: “Secondo il Ministero della difesa russo, la situazione alla frontiera resta difficile, ma controllabile”, ha commentato il governatore dell’oblast russo Vyacheslav Gladkov, che intanto ha segnalato bombardamenti ucraini sui villaggi della regione. L’obiettivo dichiarato da Zelensky per le operazioni oltreconfine è quello di creare una zona cuscinetto per scongiurare gli attacchi dalle regioni russe alla frontiera, oltre che di dirottare soldati nemici dal Donbass. Ma vorrebbe poter fare di più, perché la Russia continua a colpire duramente: almeno cinque persone sono morte nei massicci raid di Mosca in chiara rappresaglia per le operazioni a Kursk. Un hotel di Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino, è stato raso al suolo, e bombardamenti sono stati registrati a Kherson, Zaporizhzhia e in altre regioni. Gli attacchi si fanno massicci, e per difendersi Zelensky continua a chiedere agli alleati di sciogliere le briglie per usare le armi occidentali a lungo raggio all’interno del territorio russo.