Cacciata la premier Sheikh Hasina, sarà il premio Nobel Mohammad Yunus a guidare per 90 giorni un governo in grado di portare il Paese a nuove elezioni. Al momento, la durissima lotta degli studenti del Bangladesh sembra aver raggiunto tutti i suoi obiettivi. In ventiquattro ore, non solo hanno fatto crollare il vecchio sistema, ma stanno fortemente condizionando anche la transizione verso un nuovo difficile equilibrio politico. Lunedì, grazie alla loro imponente mobilitazione, in un clima di gravi violenze e scontri di piazza – che hanno portato all’uccisione di almeno 122 persone –, a un passo dalla guerra civile, hanno costretto la premier Hasina a dimettersi e a lasciare il Paese. E ieri, i giovani del gruppo Students Against Discrimination, l’organizzazione in prima linea nelle manifestazioni di queste settimane, hanno convinto il presidente Mohammed Shahabuddin a sciogliere il parlamento. Quindi, hanno convinto il celebre economista, conosciuto per essere riuscito a far uscire milioni di persone dalla fame concedendo piccoli prestiti inferiori a 100 dollari ai poveri delle zone rurali, ad assumere la carica di Chief Adviser per gestire la transizione di governo. ANSA/RED