I forestali hanno eseguito decreto firmato dal presidente della Provincia di Trento. L’animale, individuato col radiocollare, aveva con sé tre cuccioli
È stata abbattuta nelle prime ore di martedì 30 luglio l'orsa Kj1, che lo scorso 16 luglio si era resa responsabile dell'aggressione ai danni di un turista francese di 43 anni in località Naroncolo, nel comune di Dro, in Trentino. Uccisione che ha provocato dure reazioni da parte degli ambientalisti ma anche dal mondo della politica. Dopo due ordinanze di abbattimento sospese dal Tar, la prima delle quali non indicava il nome dell'orsa, che non era ancora stata identificata dalla Fondazione Edmund Mach, nella serata di lunedì 29 luglio il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha firmato il decreto di abbattimento. Il provvedimento è stato preso in virtù della legge provinciale numero 9 del 2018 che, dopo la modifica apportata l'anno scorso, autorizza il presidente della Provincia al "prelievo, la cattura o l'uccisione limitatamente alle specie Ursus arctos e Canis lupus per determinati motivi di rilevante interesse pubblico, tra i quali è ricompreso lo scopo di garantire l'interesse della sanità e della sicurezza pubblica".
Nelle prime ore di martedì mattina, dunque, una squadra del Corpo forestale del Trentino ha dato esecuzione al decreto firmato da Fugatti. L'orsa, che aveva 22 anni e tre cuccioli al seguito, è stata individuata facilmente grazie al radiocollare che le era stato messo lo scorso 23 luglio, quando è stata catturata e poi rilasciata in natura. L'areale nel quale si muoveva era di circa 11'000 ettari, "caratterizzato da una fitta rete di sentieri e strade forestali, che si sviluppano per oltre 250 chilometri complessivi con circa 100 accessi pedonali possibili", si legge nel decreto di abbattimento, nel quale, oltre al parere favorevole di Ispra, viene citato anche il Rapporto istruttorio del Servizio faunistico della Provincia di Trento. Solo negli ultimi giorni, dal 23 al 30 luglio, l'orsa si era spostata in un'area compresa tra i comuni di Tenno e di Arco.
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Un’orsa con un cucciolo
Sempre nel decreto vengono citate tutte le interazioni che Kj1 ha avuto con l'uomo, che sono sette, "tutte avvenute nei mesi estivi" dal 2017 al 2024, e i "diversi danni (68)" di cui è stata responsabile. I cuccioli, che sono in realtà esemplari subadulti, sono rimasti liberi come previsto dal protocollo di gestione approntato quando venne uccisa Daniza nel 2014. Secondo gli esperti la captivazione dei piccoli, anche se per poco tempo, rischierebbe di renderli confidenti. Il protocollo prevede di procedere al monitoraggio del loro stato di salute. Immediata la reazione del mondo della politica. "L'ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema", ha affermato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. "Comprendo lo stato d'animo degli amministratori e della popolazione – ha aggiunto – ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a un'incauta scelta di sfruttamento turistico dell'immagine dell'orso in Trentino compiuta 25 anni fa. Certamente una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando con Ispra. Ma questa misura, se non accompagnata da una corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni, rischia di essere insufficiente".
Per la presidente dell'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell'ambiente Michela Vittoria Brambilla, il presidente della Provincia di Trento avrebbe "dato prova di crudeltà, di arroganza e di impotenza". "Sbaglia il ministro Pichetto Fratin. Sopprimere i singoli orsi che si dimostrano confidenti o pericolosi è proprio la soluzione che consente di conservare la popolazione di orsi, purché costituita da quegli individui che, per natura, sono poco inclini ad avvicinarsi all'uomo", risponde il vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli. Insorgono le associazioni animaliste, tra cui l'Enpa, che ha depositato una denuncia presso la Procura della Repubblica di Trento nei confronti del presidente Fugatti per violazione dell'articolo 544 bis del Codice penale, ovvero per uccisione di animale con crudeltà o senza necessità. Mentre anche la Lav annuncia l'intenzione di denunciare il presidente della Provincia di Trento, Leal chiede "immediato accesso agli atti" e formalizza anche "la richiesta che venga fatto un esame necroscopico alla presenza di un esperto di parte" dell'associazione. Infine il Codacons annuncia un esposto alla magistratura locale per chiedere "di indagare sull'operato del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che come noto ha firmato ieri un decreto disponendo il prelievo dell'esemplare di orso Kj1 tramite abbattimento".