Allerta del Secret Service: ‘Eviti i comizi all'aperto’. In un sondaggio Cnn il tycoon avanti di tre punti su Harris, in un altro è sostanziale parità
L'attentatore di Donald Trump ha cercato online informazioni sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy, concentrandosi sulla distanza da cui Lee Harvey Oswald sparò con successo all'allora presidente uccidendolo e sconvolgendo l'America. Un "dettaglio significativo che descrive il suo stato d'animo", ha detto il direttore dell'Fbi Christopher Wray in un'audizione in Congresso.
Le indagini proseguono e gli investigatori "non lasceranno nulla di intentato", ha assicurato Wray, confermando che Thomas Matthew Crooks ha fatto volare un drone nell'area del comizio di Trump due ore prima che l'ex presidente prendesse la parola. Intanto, lo stesso Trump, ha chiesto la dimissioni del direttore dell’Fbi.
Le ultime immagini diffuse su quanto accaduto il 13 luglio a Butler, Pennsylvania, mostrano il corpo senza vita di Crooks e il caos di agenti, cecchini e polizia sul tetto da dove aveva sparato. Il movente del tentato assassinio non è ancora chiaro dopo oltre dieci giorni, fra la frustrazione del Congresso e degli americani. E mentre la polemica contro le carenze del Secret Service non si allenta, l'agenzia ha suggerito alla campagna di Trump di rinunciare ai comizi all'aperto e preferire eventi al chiuso, così da facilitare i controlli. Cosa deciderà però lo staff dell'ex presidente non è ancora chiaro.
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Un supporter di Trump: ‘Mai arrendersi’
La campagna infatti è tutta concentrata a rivedere la sua strategia per fronteggiare Kamala Harris fermando il suo momento positivo e spuntandole le armi. Proprio per questo è stata presentata una denuncia la commissione federale elettorale per cercare di impedire che la vicepresidente possa accedere ai fondi della campagna elettorale di Biden. Parlando di una "rapina da 91,5 milioni", il legale dello staff dell'ex presidente ha spiegato come consentire a Harris di accedere ai fondi del precedente candidato "costituirebbe la più grande violazione nella storia del Federal Election Campaign Act del 1971".
Secondo gli esperti, Harris ha tutti il diritto di accedere alle risorse in quanto era già parte del ticket presidenziale, ma non è chiaro come si esprimerà la Federal Election Commission. Mentre lo speaker della Camera Mike Johnson continua a invitare i repubblicani ad abbassare i toni su Harris e sulla sua razza - anche se lui stesso l'ha definita "un prodotto delle politiche per la diversità, l'equità e l'inclusione" -, un deputato conservatore ha presentato una risoluzione di impeachment contro la vicepresidente.
Negli articoli introdotti per la messa in stato di accusa di Harris, Andy Ogles l'accusa di aver dimostrato una "straordinaria incompetenza nell'esecuzione di doveri" in particolare sull'immigrazione, uno dei dossier che Joe Biden le aveva affidato. Harris ha mostrato un "forte rifiuto" ad attuare le leggi esistenti sull'immigrazione e una "palpabile indifferenza verso gli americani che soffrono a causa della crisi al confine" con il Messico, ha osservato Ogles. Il tentativo di impeachment difficilmente porterà i risultati sperati dal deputato del Mississippi, ma conferma l'intenzione dei repubblicani di usare tutti i mezzi a loro disposizione per fermare Harris e consentire a Trump di conquistare la Casa Bianca.
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Kamala Harris in Indiana
In un sondaggio della Cnn, Trump viene indicato con tre punti di vantaggio sulla rivale nella corsa alla Casa Bianca. Ma in uno di Npr-Pbs News è sostanziale parità tra i due.
"Uniamoci, andiamo a votare e facciamo la storia": per il suo secondo comizio da ‘nominee’ de facto per la Casa Bianca, Kamala Harris ha scelto l'Indiana, uno Stato solidamente repubblicano che non sostiene un candidato presidenziale dem da quasi 16 anni. E la "sorority" storicamente afroamericana Zeta Phi Beta di Indianapolis, una delle nove associazioni studentesche universitarie black (cinque maschili e quattro femminili) note come ‘Divine nine’, di cui fa parte anche la vicepresidente. Una rete con milioni di aderenti che può spostare voti.
La mossa conferma la sua nuova roadmap elettorale, che punta su giovani, donne e afroamericani, come ha spiegato la sua campagna in un memo. Nel suo applauditissimo intervento, Harris ha rilanciato gli attacchi a Donald Trump, in particolare per la piattaforma ‘Project 2025’ a lui legata, nonostante le smentite: "È un ritorno a un passato buio, ma noi non torneremo indietro", ha detto, promettendo "la vittoria". "Siamo di fronte a due visioni contrapposte, una che guarda al futuro e una al passato: noi crediamo e combattiamo per un futuro con una sanità abbordabile, senza povertà infantile, con un'economia per la classe media, dove le donne possono decidere sul proprio corpo", ha proseguito, ricordando tutte le iniziative dell'amministrazione Biden e sottolineando che gli afroamericani sono più penalizzati.
Palpabile l'entusiasmo della platea di fronte a una donna di origini afroamericane e asiatiche che potrebbe davvero fare la storia se diventasse presidente. Le donne afroamericane sono un elettorato che può trainare lo sprint di Kamala: dopo la sua discesa in campo, si sono mobilitate subito 90’000 di loro. Importante anche il fattore istruzione: Trump generalmente va meglio con gli elettori bianchi senza laurea.