Bocciata come "illegale l'occupazione israeliana" in Cisgiordania. Il suo parere, però, "è consultivo", ma non "vincolante"
La Corte di giustizia dell'Onu all'Aja ha bocciato come "illegale l'occupazione israeliana" in Cisgiordania. Nel suo "parere consultivo" e non "vincolante", ha sostenuto che Israele ha "l'obbligo di mettere fine alla sua presenza nei Territori palestinesi". La mossa della Corte è stata contestata con forza dal premier Benyamin Netanyahu come "una falsa decisione", mentre la presidenza di Abu Mazen l'ha definita "una vittoria della giustizia".
L'intervento della Corte è avvenuto nel giorno in cui su Tel Aviv si è abbattuto il primo drone esplosivo degli Houthi che, a pochi passi dall'ambasciata Usa, ha fatto un morto e diversi feriti. E che sembra preludere a una nuova fase della guerra a Gaza. Secondo i giudici dell'Aja, le colonie ebraiche in Cisgiordania sono illegali, Israele deve smantellarle e risarcire per l'occupazione. Per la Corte, infatti, l'occupazione è "de facto un'annessione" attuata attraverso "una sistematica discriminazione, segregazione e apartheid" a danno dei palestinesi.
Keystone
Insediamenti di coloni dietro un villaggio palestinese
La reazione di Israele - che accusa la Corte di ignorare la storia - è stata furibonda anche se la decisione dell'Aja non implica una modifica della politica dello Stato ebraico. "Il popolo ebraico - ha ammonito Netanyahu - non è conquistatore nella propria terra, né nella nostra eterna capitale Gerusalemme, né nella terra dei nostri antenati in Giudea e Samaria (Cisgiordania, ndr)". "Nessuna falsa decisione dell'Aja - ha aggiunto - distorcerà questa verità storica". D'accordo con il premier anche il leader centrista Benny Gantz, che è all'opposizione. "È l'ennesima testimonianza - ha denunciato - di un'ingerenza esterna che non solo è controproducente per la sicurezza e la stabilità regionale e trascura il massacro del 7 ottobre e il terrorismo in Giudea e Samaria, ma serve come un altro esempio di ‘giudiziarizzazione’ di un conflitto politico". I ministri della destra radicale nel governo del premier, Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, sembrava non aspettassero altro che il parere della Corte: in reazione hanno subito chiesto "l'annessione di larghe parti" dei Territori.
Da Ramallah, la presidenza di Abu Mazen ha invece esultato "per la vittoria della giustizia" e ha chiesto alla comunità internazionale di "obbligare Israele, potenza occupante, a porre fine completamente e immediatamente alla sua occupazione e al suo progetto coloniale, senza restrizioni o condizioni".
Il drone esplosivo, lanciato con molta probabilità dallo Yemen, è arrivato dal mare su Tel Aviv attorno alle 3 di notte (ora locale). L'Idf ha spiegato che nonostante fosse stato identificato l'Uav non è stato abbattuto a causa di "un errore umano". Video diffusi sui social hanno registrato il suo caratteristico ronzio e ne hanno mostrato la traiettoria. Superata la spiaggia si è schiantato con una forte esplosione e un bagliore accecante tra due edifici di una strada perpendicolare alla popolare via Ben Yehuda. A due passi dal lungomare dove si trova la filiale dell'ambasciata Usa di Gerusalemme. Che l'obiettivo del drone degli Houthi - rivendicato dal gruppo alleato dell'Iran - fosse l'ambasciata è stato per ora escluso dall'Idf ma il dubbio resta. Nell'esplosione è rimasto ucciso nel suo appartamento Yevgeny Ferder, di origine bielorussa, 50 anni, impiegato in un hotel vicino, e altre 8 persone sono state ferite.
Keystone
Armi di ribelli Houthi nello Yemen
L'effetto dell'impatto - vetri rotti, persiane divelte, muri sgretolati - sono visibili sugli edifici: un'auto, in un parcheggio privato, è stata del tutto distrutta. "Il drone - ha spiegato il portavoce militare Daniel Hagari - è di fabbricazione iraniana: un Samad-3 modificato per avere una portata più estesa". "L'Iran - ha continuato - sta finanziando, armando e dirigendo i suoi agenti terroristici nei loro attacchi contro Israele e il resto del mondo". Israele "regolerà i conti con coloro che vogliono danneggiarlo o praticano il terrorismo", ha avvertito il ministro della Difesa Yoav Gallant.