Estero

Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeo

L'eurodeputata conservatrice maltese confermata con una maggioranza record: 562 suffragi su 699 votanti

(Keystone)

La conservatrice maltese Roberta Metsola è stata rieletta presidente del Parlamento europeo da una schiacciante maggioranza di deputati all'apertura della prima sessione plenaria a Strasburgo dopo le elezioni di giugno.

Membro del Ppe (destra), la più grande forza politica del parlamento, Metsola, 45 anni, è stata rieletta per un nuovo mandato di due anni e mezzo con 562 voti contro i 61 della sua unica avversaria, la spagnola Irene Montero (sinistra radicale).

Terza donna a ricoprire la carica

L'eurodeputata ha chiesto di “ripristinare l'entusiasmo e la fiducia dei cittadini nel progetto europeo, uno spazio condiviso più sicuro e più egualitario”, in particolare rafforzando “il pilastro sociale” dell'Ue, e si è brevemente rallegrata in francese per l'ubicazione della sede dell'istituzione a Strasburgo, un “simbolo vivente di riconciliazione” in Europa.

Entrata in carica all'inizio del 2022 dopo un accordo tra Ppe, Socialisti (S&D) e Liberali (Renew), è stata la più giovane a guidare l'Assemblea, l'unica istituzione eletta dell'Ue.

È la terza donna a ricoprire questo ruolo, dopo le francesi Simone Veil (1979-1982) e Nicole Fontaine (1999-2002).

Roberta Metsola si è distinta per il suo sostegno molto attivo all'Ucraina: è stata il primo capo di un'istituzione dell'Ue a visitare Kiev all'inizio di aprile 2022, poco più di un mese dopo l'inizio dell'offensiva russa.

Riforme promesse dopo il Qatargate

Sotto la sua egida, il Parlamento europeo ha votato, dopo lunghi negoziati, la legislazione ambientale del Patto verde, le norme senza precedenti imposte ai giganti digitali e i testi del Patto Ue sulla migrazione.

Metsola ha subito pressioni anche in seguito al clamoroso scandalo del Qatargate, scoppiato nel dicembre 2022 e incentrato su sospetti di corruzione da parte di rappresentanti eletti che coinvolgono Qatar e Marocco.

L'europarlamentare greco-socialista Eva Kaili, all'epoca uno dei suoi 14 vicepresidenti, è stata arrestata e privata del suo incarico.

Ansiosa di ripristinare la credibilità di un'istituzione contestata, Metsola ha promesso “riforme di vasta portata”, attraverso migliori controlli e registri di trasparenza, pur avvertendo che questo è solo “l'inizio”.

Contraria all'aborto, ma pronta ad ‘andare oltre’

La sua carriera è indissolubilmente legata alla storia della sua isola: ancora studentessa, si è iscritta al partito nazionalista maltese (Democratici cristiani) e ha fatto campagna per l'adesione del suo Paese all'Ue nel 2003.

Dottorato in legge, formatasi al Collegio d'Europa di Bruges, terreno fertile per le élite europee, ha lavorato per la rappresentanza permanente di Malta presso l'Ue e poi per il capo della diplomazia dell'Ue, prima di diventare europarlamentare nel 2013 al suo terzo tentativo.

Contraria all'aborto, nel 2021 Metsola ha votato contro le risoluzioni che condannavano il divieto di aborto in Polonia e in Texas.

Tuttavia, quando è diventata presidente, si è impegnata a difendere le posizioni ufficiali dell'istituzione e ad “andare oltre per garantire e difendere i diritti delle donne” e per combattere la violenza contro le donne, priorità che ha ribadito il giorno della riconferma.

La sua elezione nel 2022 segue la tradizione dell'alternanza tra destra e sinistra alla presidenza in occasione delle elezioni di metà mandato del parlamento. Il suo predecessore è stato il socialdemocratico italiano David Sassoli, morto poco prima della fine del proprio mandato nel gennaio 2022.