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‘Biden non è più lo stesso, è stanco e assente’

Testimonianze di dem e repubblicani al Wall Street Journal. La Casa Bianca replica: tutte falsità

Cresce la polemica sullo stato di salute di Biden
(Keystone)

Joe Biden inizia a mostrare segnali di cedimento: è spesso stanco e assente, e la sua memoria vacilla costringendolo a leggere costantemente gli appunti. A meno di cinque mesi dal voto il Wall Street Journal ha raccolto i racconti di 45 fra repubblicani e democratici sulle loro interazioni con il presidente.

Un uomo in declino

Lo spaccato che ne emerge è un Biden che mostra sempre più i segni dell'età e alterna alti e bassi. "Lo incontravo quando era vicepresidente. Andavo a casa sua. Ora non è più la stessa persona", ha detto l'ex speaker della camera, il repubblicano Kevin McCarthy, in un'intervista al Wall Street Journal. Il quotidiano precisa che, dalle interviste effettuate, a descrivere Biden anziano e in difficoltà sono stati soprattutto i repubblicani, anche se diversi democratici non hanno nascosto che l'età del presidente è emersa chiaramente in diversi colloqui.

‘No, acuto ed efficiente’

La Casa Bianca respinge seccamente le ricostruzioni descrivendo un presidente "acuto ed efficiente". E attacca i repubblicani che usano tattiche politiche per screditare Biden solo perché è l'anno elettorale. L'età avanzata del presidente, ha 81 anni, agita da tempo il partito e gli elettori democratici, che chiedono un cambio di passo e di leadership.

Il rivale Donald Trump ha 77 anni, tre e mezzo meno del presidente, e anche per lui il nodo dell'età pesa. Indubbiamente però l'ex presidente appare più energico, combattivo e in grado di sostenere comizi fiume. Biden alterna momenti buoni come nell'occasione dello stato dell'Unione, e altri meno buoni in cui appare confuso e confonde anche i presidenti di altri paesi. Nell'intervista al Time dello scorso mese, ad esempio, ha confuso il cinese Xi Jinping con il russo Vladimir Putin.


Keystone
Joe Biden è nato il 20 novembre 1942

I dubbi sulle capacità di Biden sono riemersi con forza in febbraio con l'intervista al procuratore speciale Robert Hur, nominato per la supervisione dei documenti segreti trovati in casa del presidente. Nel suo rapporto conclusivo Hur lo descrisse come un vecchietto smemorato, non in grado di ricordare neanche quando era morto il figlio. La mancanza di memoria è emersa come un fattore ricorrente nelle testimonianze raccolte dal Wall Street Journal, insieme alle lunghe pause che Biden si prende e al termine delle quali appare aver perso il filo del discorso, o i periodi prolungati con gli occhi chiuse che lasciano immaginare si possa essere appisolato.

Tempi lenti

Alcuni dei partecipanti all'incontro nella West Wing del 17 gennaio scorso durante le trattative per la concessione di fondi all'Ucraina hanno raccontato al quotidiano che il presidente si muoveva così lentamente per accogliere la decina di leader del Congresso presenti che ci c'è voluto molto tempo prima di entrare nel merito dell'incontro. Biden ha esordito leggendo i suoi appunti e parlava con un tono di voce così basso che era difficile sentirlo. Inoltre teneva a lungo gli occhi chiusi, tanto che molti si interrogavano sulla possibilità che fosse distratto. "Non si poteva essere presenti e non sentirsi a disagio", ha detto una delle persone che ha partecipato all'incontro. "È come appare in tv. Coloro che dicono che è una dinamo negli incontri a porte chiuse - ha tagliato corso il senatore repubblicano James Risch - devono farlo uscire dalle porte chiuse, perché io non l'ho visto".

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