Diplomazia

La Slovenia riconosce lo Stato palestinese

Con 52 voti su 90 la repubblica balcanica diventa il quarto Stato - dopo Spagna, Norvegia e Irlanda - a fare questo passo dopo lo scoppio della guerra

Il primo ministro Robert Golob
(Keystone)
4 giugno 2024
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Un quarto Stato europeo riconosce la Palestina. Con 52 voti su 90, e dopo una maratona fatta di colpi di scena, decisioni annunciate e poi ritirate da parte dell’opposizione e in un’atmosfera di confusione, la maggioranza del parlamento della Slovenia ha deciso di riconoscere la Palestina come Stato sovrano e indipendente. In tal modo l’ex repubblica jugoslava ha imitato quanto fatto di recente da Spagna, Norvegia e Irlanda.

Il Partito democratico sloveno (Sds, conservatore), principale forza di opposizione guidata dall’ex premier Janez Jansa, aveva deciso di presentare una nuova proposta di referendum consultivo sul riconoscimento, dopo che poche ore prime aveva ritirato per motivi tecnici la precedente richiesta referendaria. Una manovra che aveva lo scopo di ritardare il voto di 30 giorni, secondo le regole parlamentari. Ma, a sorpresa, la presidente del Parlamento Urska Klakocar Zupancic ha dichiarato che l’opposizione ha “abusato del meccanismo referendario”, sostenendo che la scadenza di 30 giorni si applica solo ai progetti di legge e non ai decreti. Nel corso di una caotica sessione di sei ore, interrotta più volte per motivi procedurali, la mozione è stata dunque respinta. L’opposizione ha boicottato la seduta, a eccezione di un deputato che si è astenuto.

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