Ucraina

Nova Kakhovka, dopo l'esplosione, a rischio 42'000 persone

Atteso per oggi il picco dell'onda alluvionale. Zelensky parla di ‘una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate trasportata verso il Mar Nero’

Un disastro di portata immane
(Keystone)
7 giugno 2023
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Circa 42'000 persone sono a rischio a causa delle inondazioni su entrambe le sponde del fiume Dnipro dopo che la diga Nova Kakhovka è stata fatta saltare in aria: il picco dell'onda alluvionale è previsto per oggi. Lo riporta il Guardian citando funzionari ucraini.

Volodymyr Zelensky, sul sito web della presidenza ucraina, ha inoltre reso noto che «si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero. Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare. L'evacuazione delle persone dall'area allagata è in corso: quasi ottanta insediamenti sono a rischio».

Zelensky ha anche scritto su Telegram che, «i nostri servizi stanno aiutando tutte le persone coinvolte, ma possiamo intervenire solo sul territorio controllato dall'Ucraina. Nella parte occupata da Mosca, i russi non stanno nemmeno cercando di aiutare le persone». «Questo dimostra ancora una volta il cinismo con cui la Russia tratta le persone di cui ha conquistato la terra e ciò che la Russia realmente porta all'Europa e al mondo. I terroristi russi hanno dimostrato ancora una volta di essere una minaccia per tutto ciò che è vivo».

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