gli effetti della guerra

L'Europa vuole la Moldavia ‘nell’orbita Ue’

Un summit e un nuovo pacchetto di aiuti da Bruxelles, così si prova a portare il Paese dell’Est sempre più verso Occidente

Un prato che omaggia l’Ue in un parco di Chisinau
(Keystone)
31 maggio 2023
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Un nuovo pacchetto di aiuti. Un forte gesto simbolico. Un tentativo di fare un passo in più nella costruzione di un ambiente geopolitico filo-europeo, che va dalla Francia alla Georgia, dalla Gran Bretagna alla Moldavia. Ed è in Moldavia che, domani, si riunisce la Comunità politica europea, il format ideato da Emmanuel Macron a Versailles per sfilare terreno, risorse e potere politico a Mosca, a guerra ucraina appena iniziata.

No alla Russia

La sigla, Cpe, è ancora sconosciuta ai più. E il vertice, così come è accaduto nella prima edizione a Praga, non produrrà delle conclusioni scritte. Ma con il Kosovo di nuovo in fiamme e il Caucaso alle prese con i fantasmi del conflitto del Nagorno Karabakh, quella di Chisinau sarà un'occasione innanzitutto per parlarsi. E per ribadire alla Russia che il controllo economico (e non solo) della Moldavia è ormai un ricordo.

Una cena di gala ha fatto da apripista al summit che si svolgerà a Mimi Castle, a circa trenta chilometri dalla capitale. Ursula von der Leyen e Josep Borrell sono arrivati già nel pomeriggio. Il secondo ha inaugurato il nuovo quartier generale della missione Ue in Moldavia. La prima, incontrando la presidente Maia Sandu, ha ribadito con i fatti che Bruxelles tifa per Chisinau, annunciando un nuovo pacchetto di investimenti che, dagli iniziali 600 milioni, passa a 1,6 miliardi. "Siamo al vostro fianco, vi sosteniamo e vogliamo portarvi più vicini all'Ue", ha scandito von der Leyen a Sandu, alla quale la Commissione assicurerà anche una consulenza per fronteggiare gli attacchi ibridi. Russi innanzitutto, ma non solo.


Keystone
Tutto pronto per il summit moldavo

Piccoli passi

Con Chisinau, l'Ue ha firmato anche un'intesa per abbassare le tariffe di roaming dal primo gennaio del 2024 e ribadito l'alleanza energetica nata con l'invasione dell'Ucraina. La Moldavia, libera ormai dal gas russo, si unirà alla piattaforma europea degli acquisti congiunti. Saranno tre i pilastri del summit: energia, sicurezza, connettività. L'obiettivo, hanno spiegato fonti europee, è lavorare alla stabilità dell'Europa. Giorgia Meloni arriverà in mattinata e interverrà al Tavolo dedicato all'energia e co-presieduto da Belgio e Norvegia.

Alla sessione parteciperà anche von der Leyen e ci sarà uno dei partner più stretti di Roma in fatto di gas, l'Azerbaigian. "Domani la famiglia europea darà un messaggio di forte unità, la Moldavia non è sola", ha sottolineato Meloni in vista del summit. Il Cpe, anche su spinta italiana, non sostituisce il Consiglio europeo nelle politiche di Allargamento. Ma di questo, anche, si parlerà. "La Moldavia ha fatto chiari passi avanti nel suo percorso di riforme", ha spiegato von der Leyen.

L’atteso report

Dopo l'estate la Commissione farà il suo report sullo status quo di Ucraina e Moldavia. A dicembre i 27 decideranno se aprire i negoziati per l'adesione. Ma la Moldavia, che ad oggi comunica con il mondo esterno solo attraverso 5 punti di confine con la Romania, va anche aiutata. Dall'European Peace Facility sono arrivate armi non letali del valore di 87 milioni, ha ricordato Borrell. Anche perché la Russia è lì, a un tiro di schioppo. E i rigurgiti filo-putiniani possono riemergere da un giorno all'altro, come è accaduto in Georgia.

In Moldavia saranno circa 45 (su 47 invitati) i leader presenti, con un rebus su tutti: l'arrivo o meno di Volodymyr Zelensky. San Marino marcherà visita. Molto probabilmente non ci sarà neanche Recep Tayyp Erdogan, fresco di rielezione. Ma per le centinaia di agenti che hanno blindato una Chisinau alle prese con un evento inedito nella storia moldava, forse non è una cattiva notizia.

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