LA GUERRA IN UCRAINA

Massiccio attacco su Kiev, abbattuti sei missili Kinzhal

Insieme ai Kinzhal, Mosca ha bombardato la capitale ucraina con missili Kalibr, razzi balistici e droni

(Keystone)
16 maggio 2023
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La notte di Kiev è stata squarciata per l'ennesima volta dalle luci e dai boati delle esplosioni dell'antiaerea, che ha protetto la capitale ucraina dall'ottavo attacco aereo russo in sedici giorni, l'ultimo dei quali di portata "eccezionale" per la sua intensità. I russi hanno infatti lanciato ben sei temibili missili ipersonici Kinzhal contro la città, un primato dall'inizio della guerra. Ed eccezionale è di certo il risultato rivendicato da Kiev: tutti e sei sono stati abbattuti, probabilmente grazie ai sistemi Patriot americani, ma non ci sono conferme ufficiali. Altri abbattimenti sono registrati in diverse regioni del Paese.

“Oggi abbiamo affrontato un intenso attacco missilistico russo. Alle 3 del mattino 18 missili sono stati scagliati sui nostri cieli. La Russia si è servita di missili balistici, Cruise, droni, per rendere difficile salvare vite alla nostra difesa aerea. Ma tutti i missili sono stati abbattuti, compresi quelli balistici: si tratta di un risultato storico, grazie a tutti voi. Ringrazio i leader che ci hanno aiutato a migliorare la difesa aerea”. Queste le parole del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, intervenendo in videocollegamento al summit dei capi di stato e governo del Consiglio d'Europa, a Reykjavik.

La pioggia di missili non è certo un buon viatico per parlare di pace, mentre l'inviato cinese Li Hui ha iniziato il suo tour in Europa proprio da Kiev per poi proseguire nei prossimi giorni in Polonia, Francia, Germania e infine a Mosca, alla ricerca di una soluzione politica del conflitto. Insieme ai Kinzhal, Mosca ha bombardato la capitale ucraina con missili Kalibr, razzi balistici e droni, in un'escalation tra le più gravi dall'inizio dell'invasione che ha tenuto svegli e in ansia i cittadini per le esplosioni rimbombate in tutta la città dopo che l'allarme aereo è suonato prima alle 2.30 e poi alle 4. I detriti sono caduti nei distretti di Shevchenkivskyi, Sviatoshynskyi, Solomianskyi, Obolonskyi e Darnytskyi, provocando danni, qualche incendio e tre feriti, secondo il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko. La Russia sostiene di essere riuscita a distruggere un sistema Patriot utilizzando un Kinzhal, mentre un funzionario Usa ha riferito che "probabilmente è stato danneggiato ma non distrutto".

In ogni caso, poteva andare molto peggio per Kiev, che porta a casa una vittoria delle armi occidentali proprio all'indomani del tour di Zelensky in Europa, nel quale ha incassato "potenti pacchetti di difesa", anche se gli ucraini continuano a invocare gli F16. Mosca invece parla di escalation con le nuove armi a Kiev e denuncia una nuova giornata di attacchi in Russia, con un drone abbattuto nella regione di Bryansk e un altro a segno su un quartier generale dell'Fsb in quella di Kursk. Mentre le parole del capo dell'intelligence militare ucraina non fanno altro che alimentare lo scontro: in un'intervista su Youtube con il giornalista ucraino Valery Savchuk, Kirilo Budanov ha affermato che i servizi di Kiev hanno "già raggiunto molti" in Russia, "comprese personalità pubbliche e dei media", senza tuttavia rivendicare esplicitamente gli omicidi e gli attentati contro gli esponenti della propaganda russa, l'ultimo dei quali il ferimento dello scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin il 6 maggio. I servizi segreti ucraini sono "terroristi" e "coloro che giustificano il regime di Kiev e lo sponsorizzano sono complici", ha attaccato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. In un passaggio giudicato sorprendente dai media ucraini, Budanov ha poi affermato che "la maggior parte" di ciò che dice il leader dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin "è vero", e che i suoi miliziani "hanno mostrato la massima efficienza", a differenza dell'esercito regolare russo. Dichiarazioni probabilmente tese ad alimentare lo scontro interno alle forze di Mosca, mentre a Bakhmut si continua a combattere in una situazione giudicata "difficile" da entrambi gli schieramenti.

Il comandante delle forze di terra delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky ha celebrato "le azioni controffensive" dei suoi soldati visitando il fronte della città, dove a suo dire i Wagner sono "come topi in trappola". La viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar ha rivendicato come "in pochi giorni, le truppe hanno liberato dal nemico circa 20 chilometri quadrati a nord e a sud della periferia di Bakhmut". Tuttavia, i russi "stanno avanzando nella città stessa, distruggendola completamente con l'artiglieria". Un fronte complesso quindi, soggetto a cambiamenti repentini e sul quale si gioca una vittoria dal significato profondamente simbolico dopo mesi di scontro feroce.

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