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Scontro Renzi-Calenda, esplode il Terzo Polo

Il leader di Azione: basta tatticismi o salta tutto. L'ex premier: non sono io a voler far saltare il partito unico

Matteo Renzi e Carlo Calenda (Keystone)
11 aprile 2023
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Che le acque fossero agitate era chiaro da giorni. Ma ciò che per tempo è rimasto latente in quel mare burrascoso del Terzo Polo, oggi è venuto a galla con la forza di un'onda anomala. Che punta dritta al partito unico per distruggerlo prima ancora che sia nato. Dalle parti di Azione, un alto dirigente rimprovera Renzi di "inaccettabili tatticismi". "Non vuole prendere l'impegno a sciogliere Italia Viva e a finanziare il nuovo soggetto e le campagne elettorali", dichiara. Qui, "la pazienza si è esaurita". Fonti di Italia Viva parlano di un'offensiva "inspiegabile". "Azione si è forse sciolta?", si fa notare.

Scontro frontale

Tra i due leader è ormai scontro frontale, mentre molti parlamentari preoccupati provano a placare gli animi. "Se continuiamo così andiamo verso la rovina", commenta più di qualcuno da una parte e dall'altra. A mettere la patata bollente nelle mani del presidente di Italia Viva è un dirigente di peso di Azione, secondo cui il comportamento di Renzi sarebbe "l'unico problema dirimente per la costruzione del partito unico dei liberal-democratici". Se l'ex premier non si impegna a sciogliere la sua formazione politica, "il partito unico non potrà nascere". La stessa linea emerge anche dalla riunione che Carlo Calenda convoca da remoto nel pomeriggio. I suoi sono d'accordo: non si va avanti senza un impegno formale della sponda opposta.

La risposta

Ma Renzi non ci sta. Ai suoi dice: "Se Calenda ha cambiato idea, lo dica. Secondo me è un errore politico, ma chi vuol far saltare il partito unico si assumerà la responsabilità". Parlamentari e consiglieri regionali di Italia Viva sono chiamati stasera al Senato per discuterne. Mentre la posizione del leader sembra non vacillare. "Abbiamo accettato tutte le richieste di Azione: tesseramento, tempi del congresso, mio passo indietro, nome di Calenda sul simbolo, soldi. Adesso andiamo avanti e si faccia il partito unico". Opinione condivisa da tutti i massimi esponenti di Italia Viva.

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