pacifico

Prove di guerra cinesi su Taiwan, spunta una nave Usa

Allerta a Tokyo. Pechino: ‘Pace e indipendenza sono incompatibili’

Una nave da guerra cinese si dirige verso Taiwan (Keystone)
10 aprile 2023
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Le forze armate cinesi hanno concluso la tre giorni di giochi di guerra per accerchiare Taiwan, mettendo in campo una prova muscolare tra sistemi missilistici, navi militari e ondate di caccia e bombardieri lanciati anche dalla portaerei Shandong, utile ad "acquisire esperienza nel coordinare le diverse unità nel blocco dell'isola".

Uno scenario che, secondo la propaganda di Pechino, non è stato intaccato dalla sorpresa del cacciatorpediniere americano Uss Milius - alle prese con una missione "illegale" sulla libertà di navigazione nel mar Cinese meridionale, vicino alle contese isole Spratly -, oppure dall'allerta di Tokyo che ha inviato i suoi jet di fronte alle attività della Shandong, schierata a sud di Giappone e Taiwan da cui sono decollati e atterrati 80 caccia e 40 elicotteri.

Il Comando del teatro orientale dell'Esercito popolare di liberazione cinese "ha concluso con successo i compiti di pattugliamento, testando in modo completo le truppe in condizioni di combattimento effettive e congiunto multiservizi, e con armi integrate", ha affermato in una nota serale il portavoce Shi Yi, rivendicando la prontezza nel "distruggere in qualsiasi momento ogni forma di separatismo di indipendenza di Taiwan e i tentativi di interferenza straniera".


Jet cinese nei cieli di Taiwan (Keystone)

Incursione record

Nell'ultimo giorno di "esercitazioni congiunte per affilare la spada", sono state rilevate dal ministero della Difesa di Taipei 12 navi e 91 aerei delle forze armate cinesi, con 54 jet che hanno tagliato la linea mediana dello Stretto di Taiwan e sono entrati nella zona di identificazione aerea. Un'incursione da record, mai così grande in 24 ore: da gennaio a luglio 2022 c'erano stati 3 blitz a violare l'area cuscinetto informale, a conferma di come la Cina stia cambiando in modo metodico e graduale lo status quo.

Pechino, non a caso, ha avvertito che "l'indipendenza e la pace di Taiwan" sono scenari "che si escludono a vicenda", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui le manovre sono state "un severo monito alle forze secessioniste e alla loro collusione con forze esterne".

Le forze armate della Repubblica di Cina (il nome ufficiale di Taiwan) hanno assicurato che "continueranno a tenere d'occhio" i movimenti dei militari cinesi "24 ore su 24, 7 giorni su 7 e agiranno di conseguenza". Mentre il ministero degli Esteri ha condannato Pechino per aver minato "pace e stabilità" nella regione, usando come pretesto il viaggio diplomatico di 10 giorni della presidente di Tsai Ing-Wen in Guatemala e Belize, nonché il doppio transito negli Usa che l'ha vista incontrare a Los Angeles lo speaker della Camera americano Kevin McCarthy. Taipei manterrà stretti legami con gli Stati Uniti "per impedire in modo congiunto l'espansionismo autoritario".

Macron tenta la mediazione

Intanto, a Taipei hanno sorpreso i giudizi del presidente francese Emmanuel Macron, per il quale un'accelerazione della crisi su Taiwan non è nell'interesse dell'Ue, rimescolando le strategie di Bruxelles sull'Indo-Pacifico.

In un'intervista a Politico.eu e ad altri due giornalisti transalpini sul volo di rientro dalla Cina a Parigi, Macron si è detto, contro la "dipendenza" e il "vassallaggio" degli Usa e a favore di "un'autonomia strategica" europea (musica per le orecchie di Xi), ritenendo che "il paradosso sarebbe se, sopraffatti dal panico, credessimo di essere solo seguaci dell'America". La domanda "a cui gli europei devono rispondere è: è nel nostro interesse accelerare una crisi su Taiwan? No. La cosa peggiore sarebbe pensare che noi europei dobbiamo diventare seguaci di questo argomento e prendere spunto dall'agenda degli Stati Uniti e da una reazione eccessiva cinese".

Macron e Xi hanno discusso di Taiwan "in modo intenso", secondo i funzionari francesi che hanno accompagnato il presidente. "La stabilità nello Stretto di Taiwan è di fondamentale importanza - aveva detto giovedì a Xi durante il loro bilaterale la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che ha accompagnato Macron per parte della sua visita di tre giorni -. L'uso della forza per il cambio dello status quo è inaccettabile". Xi, invece, aveva replicato che chiunque pensasse di poter influenzare Pechino su Taiwan o di cercare una soluzione di compromesso sarebbe stato soltanto un illuso.

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