cina

Navi cinesi nello stretto di Taiwan

La presidente dell’isola che Pechino reclama per sé è in visita negli Usa, Pechino risponde con manovre militari

Proteste a Los Angeles durante la visita (Keystone)

Per Washington solo una visita privata, un banale transito, per la Cina una provocazione inaccettabile. L'incontro a Los Angeles tra la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen e la terza carica dell'amministrazione americana, lo speaker della Camera Kevin McCarthy, il primo negli Stati Uniti da oltre 40 anni, ha fatto infuriare Pechino e rischia di deteriorare ulteriormente i rapporti, già molto tesi, tra le due superpotenze.

Il viaggio della leader di Taipei, che la Cina considera proprio "territorio inalienabile", di ritorno dal una missione in Guatemala e Belize, è il secondo in pochi giorni. A fine marzo Tsai ha incontrato a New York il massimo rappresentante democratico alla Camera dei Rappresentanti, Hakeem Jeffries, e un gruppo bipartisan di senatori, per ribadire "il comune impegno ai valori democratici", ma è il colloquio McCarthy ad aver irritato di più le autorità cinesi. Meno provocatorio della visita a Taiwan di agosto della ex speaker, la democratica Nancy Pelosi, il faccia a faccia organizzato dall'esponente repubblicano presso la Reagan Library, alle porte di Los Angeles, è comunque il primo su suolo Usa da quando le due parti ruppero le relazioni ufficiali nel 1978.

Washington parla di amicizia

"L'amicizia tra l'America e il popolo di Taiwan non è mai stata così forte", ha scritto McCarthy su Twitter postando una foto del colloquio con la leader taiwanese davanti al caminetto. L'amministrazione di Biden da giorni lavora per gettare acqua sul fuoco assicurando a Pechino che nella visita della presidente "non c‘è nulla di straordinario". "Non è una visita ufficiale, non c’è motivo che la Cina reagisca nel modo sbagliato", ha sottolineato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.


Tsai Ing-Wen (Keystone)

"Non c‘è niente di strano nel fatto che la presidente di Taiwan viaggi negli Stati Uniti o incontri membri del Congresso americano", ha insistito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, chiarendo di non poter confermare le attività militari cinesi nello Stretto.

"Non c’è niente di nuovo nelle relazioni tra le autorità taiwanesi e gli Usa, tutti i presidenti di Taiwan sono transitati dagli Usa a un certo punto, la nostra posizione non è cambiata e continuiamo a credere nella politica della ‘Cina unica’", ha ribadito Antony Blinken ammonendo Pechino di non sfruttare questi viaggi come "una scusa per aumentare le tensioni e cambiare lo status quo. L'obiettivo è sempre di avere pace e stabilità nello stretto di Taiwan", ha aggiunto il segretario di Stato americano.

Il pattugliamento

Sta di fatto che la Cina ha avviato un'operazione "di pattugliamento e ispezione nella parte centrale e settentrionale" dello Stretto. Secondo Guancha, portale nazionalista di Shanghai, durerà una settimana anche se non è chiaro quante navi siano coinvolte oltre alla Haixun 06. "La Cina è fortemente contraria al fatto che gli Stati Uniti autorizzino il transito di Tsai Ing-wen sul loro territorio e anche all'incontro con lo speaker della Camera Kevin McCarthy, la terza carica dello Stato Usa", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, accusando Washington di "grave violazione del principio della ‘Cina unica’ e di minarne seriamente la sovranità e l'integrità territoriale".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE