Il viaggio della speranza, iniziato da Izmir, si è concluso, drammaticamente, davanti alle coste di Cutro. Fermato il sospetto scafista
Era partito 4 giorni fa da Izmir, in Turchia, il barcone carico di migranti naufragato davanti alle coste di Cutro, in Calabria.
L’imbarcazione è stata individuata per la prima volta nella serata di ieri da un aereo di Frontex in pattugliamento a circa 40 miglia dalle coste calabresi.
Immediatamente è partita la segnalazione ai soccorritori che sono usciti in mare con una motovedetta e un pattugliatore della Guardia di finanza. Le condizioni proibitive del mare non hanno però consentito di raggiungere il barcone e i due mezzi sono dovuti rientrare per non mettere a repentaglio la sicurezza degli equipaggi.
È nel frattempo stata sottoposta a fermo dai carabinieri e dalla guardia di finanza la persona sulla quale erano in corso accertamenti perché sospettato di essere lo scafista del barcone naufragato a Cutro, in Calabria. Si tratta di un cittadino turco la cui posizione è ora al vaglio della magistratura.
Secondo quanto si è appreso, tra i relitti sarebbe stato trovato anche il documento di un altro soggetto che al momento non è stato rintracciato e che potrebbe essere fuggito o figurare tra i dispersi o le vittime.