Estero

L’Europarlamento dice stop alle auto a benzina o diesel dal 2035

L’accordo vale per le vetture di nuova immatricolazione. Previste anche importanti riduzioni delle emissioni per i mezzi pubblici e i mezzi pesanti

(Keystone)
14 febbraio 2023
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Via libera definitivo dell’Eurocamera all’accordo, raggiunto dall’Ue lo scorso novembre, sullo stop ai veicoli inquinanti (quindi a benzina e diesel) di nuova immatricolazione a partire dal 2035. L’ok della Plenaria è avvenuto con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti.

Sempre a livello ambientale, secondo un testo visionato dall’agenzia italiana ANSA, nelle prossime ore la Commissione europea presenterà una proposta di regolamento sui nuovi standard di emissione di CO2 per i mezzi pesanti. Le principali misure saranno bus cittadini a zero emissioni dal 2030 e un taglio del 90% delle emissioni per le flotte degli altri mezzi pesanti nuovi al 2040. Secondo il testo, salvo modifiche dell’ultimo minuto, i mezzi pesanti nuovi dovranno ridurre le emissioni di CO2 in modo progressivo del 45% nel 2030, del 65% al 2030 e del 90% al 2040.

La proposta Ue sui nuovi standard ha subito diversi ritardi a causa delle divergenze in seno alla stessa Commissione europea, con una parte della quale che avrebbe voluto una linea più dura indicando il 2040 come la data limite per produrre veicoli che emettono CO2.

La nuova legislazione è parte del pacchetto Fit for 55 e stabilisce il percorso verso l’azzeramento delle emissioni di CO2 per le nuove autovetture e i veicoli commerciali leggeri nel 2035. Gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni per il 2030 sono fissati al 55% per le automobili e al 50% per i furgoni. La Commissione presenterà entro il 2025 una metodologia per valutare e comunicare i dati sulle emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita delle autovetture e dei furgoni venduti sul mercato dell’Ue. Entro dicembre 2026, la Commissione monitorerà il divario tra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante e di energia, presenterà una metodologia per adeguare le emissioni specifiche di CO2 dei costruttori e proporrà adeguate misure di follow-up.

Secondo la nuova legislazione i costruttori responsabili di piccoli volumi di produzione in un anno solare (da 1’000 a 10’000 nuove autovetture o da 1’000 a 22’000 nuovi furgoni) possono ottenere una deroga fino alla fine del 2035. Coloro che immatricolano meno di 1’000 nuovi veicoli all’anno continuano a essere esentati anche dopo il 2035. Dopo il voto finale in Aula, il Consiglio Ue dovrà approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

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