Zelensky: ‘Nuova offensiva russa entro 10 giorni’

L’atmosfera di attesa riempie le giornate a Kiev accorciate dall’inverno e dal coprifuoco, dove - quasi alla vigilia dell’anniversario dell’inizio del conflitto - prende sempre più corpo il timore di una nuova offensiva russa già entro febbraio. In anticipo rispetto alla primavera che sembrava rappresentare uno spartiacque naturale verso un’accelerazione militare. Addirittura "nei prossimi 10 giorni", scrive il Financial Times citando un anonimo consigliere delle forze armate ucraine, con l’obiettivo di occupare l’intero Donbass. Mentre Zelensky dovrebbe volare in settimana a Bruxelles.

È un tempo sospeso. Lo è anche per quel che riguarda i vertici della Difesa ucraina dopo l’annunciata uscita di scena del ministro Oleksy Reznikov, che Zelensky in realtà non ha ancora sostituito: stando al capo dei parlamentari del partito Servitore del Popolo del presidente, David Arakhamia, non accadrà questa settimana. È stato invece nominato il nuovo capo dell’Sbu, i servizi d’intelligence di Kiev: è Vasyl Maliuk che guida già ad interim i servizi dal luglio scorso. Questa settimana invece il presidente ucraino potrebbe spingere ancora, e con forza, la causa di Kiev presso la comunità internazionale con una visita a Bruxelles. Zelensky è atteso nella capitale d’Europa giovedì prossimo per partecipare di persona al vertice dei leader Ue e a una sessione straordinaria della riunione plenaria dell’Europarlamento, secondo fonti europee.

Missione da confermare

La missione del leader ucraino non è stata confermata in via ufficiale per motivi di sicurezza. Sarebbe estremamente insolito preannunciare una trasferta del genere: la prassi è che il tutto si svolga nella discrezione massima, come del resto è già accaduto per il viaggio del presidente ucraino a Washington lo scorso 22 dicembre, il primo dall’inizio della guerra. Durante il briefing in Commissione Ue il portavoce dell’esecutivo europeo non ha smentito né confermato. Il Ppe si augura che accada: "Siamo impazienti di darle il benvenuto a Bruxelles, Presidente Zelensky. Putin ha iniziato la sua guerra per rubare il futuro europeo all’Ucraina ma fallirà", ha scritto il gruppo del Partito popolare europeo in un tweet. "Manterremo il nostro sostegno all’Ucraina finché sarà necessario", hanno aggiunto dal Ppe.

Avanzano i carri armati russi (Keystone)

Dopo il vertice Ue-Ucraina lo scorso venerdì a Kiev, con la presidente della Commissione Ursula von del Leyen e il presidente del Consiglio Charles Michel, il viaggio di Zelensky a Bruxelles sarebbe un ulteriore sigillo a quelle promesse di adesione che non possono avere ancora un calendario chiaro ma per il quale di certo il conflitto fa da formidabile acceleratore, in un quadro politico-diplomatico fatto di piccoli passi ma in cui i gesti simbolici valgono da impegni. Un tempo sospeso si diceva, ma non nell’est dell’Ucraina, dove i combattimenti non si sono mai fermati, piuttosto si sono intensificati. Lo stesso Zelensky negli ultimi giorni ha riconosciuto e condiviso il peso della battaglia che va facendosi ancora più grave.

Obbiettivo Donbass

Ed è ancora nel Donbass che Mosca intende colpire, con una nuova offensiva su larga scala su cui Kiev avrebbe ricevuto "dati di intelligence molto affidabili", ha riferito il Financial Times, che potrebbe iniziare nelle aree delle città di Kremennaya e Lyman, dove l’esercito russo ha concentrato grandi forze per diverse settimane. Lo scopo, ancora una volta, è occupare l’intero Donbass. Quella è la sfida, talmente esplicita da indurre il capo della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, a rilanciarla rivolgendosi direttamente a Zelensky con un video in cui lo invita ad un duello aereo per decidere il vincitore della battaglia. Prigozhin ha girato le immagini mentre sorvolava la regione di Bakhmut su un bombardiere russo: "Siamo appena atterrati, abbiamo bombardato Artyomovsk (il nome russo di Bakhmut)", dice Prigozhin nel video diffuso dal canale Telegram Grey Zone. Poi, rivolgendosi direttamente a Zelensky, annuncia che domani salirà su un caccia Mig-29: "Se lei vorrà, ci possiamo incontrare nel cielo. Se vince la vostra parte, vi lasciamo Artyomovsk, se vince la nostra parte, le nostre truppe si potranno spingere fino al Dnepr".