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Pyongyang in lockdown: ‘Aumentate le malattie respiratorie’

La Corea del Nord richiude tutto, ad agosto il regime parlò dello ‘sradicamento’ del Covid

Bandiera e mascherina (Keystone)
25 gennaio 2023
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Le autorità nordcoreane hanno ordinato un blocco di cinque giorni per i residenti di Pyongyang, da mercoledì a domenica, a causa del numero di casi "in aumento di malattie respiratorie non precisate", disponendo un altro lockdown dopo quello già sperimentato lo scorso maggio per contrastare la prima ondata ufficiale di Covid-19 su scala nazionale.

Non è chiaro se si tratti ancora della pandemia del nuovo coronavirus, vista l’impennata di infezioni che ha colpito in meno di due mesi nella vicina Cina l’80% dei suoi 1,4 miliardi di abitanti, ma agli oltre 2 milioni di residenti della capitale del Nord è stato ordinato di "rimanere nelle case e di sottoporsi ai controlli della temperatura più volte al giorno", in base a un avviso ufficiale del governo rilanciato da NK News, sito specializzato basato a Seul e molto informato sulle vicende che accadono nello Stato eremita. Appena ad agosto, la Corea del Nord aveva dichiarato con solennità "di aver completamente sradicato il Covid-19" dal suo territorio: un’affermazione che gli esperti internazionali avevano giudicato "altamente non plausibile", così come quella sulla "scoperta dei primi contagi di febbre" solo a maggio 2022.

Caccia alle scorte

La misura di lockdown è maturata all’indomani della notizia, sempre riportata da NK News, secondo cui gli abitanti di Pyongyang sembravano fare scorta di beni di prima necessità dopo aver ricevuto l’allerta sull’imminente blocco. Il nuovo avviso ha chiarito che le malattie che si stanno diffondendo nella capitale, stretta nella morsa del gelo con temperature intorno a -20 gradi, includono anche il comune raffreddore, mentre il Covid-10 non è menzionato. Incerto, inoltre, se anche altre città nel Paese siano state bloccate, nel silenzio dei media statali che non hanno ancora dato conto della stretta sanitaria d’emergenza. Un avviso sul lockdown simile fu emesso all’inizio di maggio 2022, quando i casi di Covid-19 esplosero per la prima volta a livello nazionale, che alla fine si esaurì in oltre le due settimane.


Statue e mascherine (Keystone)

Le autorità, oltre a una mobilitazione generale, assicurarono nell’occasione che non ci sarebbe stato alcuno stop ai progetti nazionali a tutela dell’economia, dalle infrastrutture alle attività strategiche delle fabbriche. In seguito si diffusero le notizie sui casi di residenti che "fuggivano dall’isolamento" per raggiungere le farmacie spinti dal panico e dai timori sulla carenza cronica di medicinali. Nel frattempo, il leader supremo Kim Jong-un ha mobilitato da dicembre decine di migliaia di civili e soldati.

Una parata ci sta sempre bene

Le immagini satellitari commerciali del 21 gennaio, esaminate dal think tank americano 38 North, hanno rivelato che sono in corso i preparativi di una grande parata militare tra le prove in piazza Kim Il-sung, il cuore di Pyongyang, e il campo di addestramento di Mirim alle porte della capitale dove è stata costruita una fedele replica della stessa piazza, incluso il punto di osservazione di Kim Jong-un. Resta da verificare l’impatto del lockdown sui preparativi della parata che potrebbe tenersi il 16 febbraio, in occasione di una delle festività più solenni del calendario nordcoreano nota come il "Giorno della stella splendente": si festeggia il compleanno di Kim Jong-il, il padre dell’attuale leader scomparso a causa di un attacco cardiaco a dicembre 2011.

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