Jacinda Ardern, primo ministro neozelandese, molla tutto dopo cinque anni e mezzo di mandato e a nove mesi dalle elezioni legislative
La premier della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha annunciato le sue dimissioni, spiegando di non avere "più energia" per continuare a governare dopo cinque anni e mezzo di mandato e a nove mesi dalle elezioni legislative.
"Sono umana – ha detto visibilmente commossa –. Noi diamo tutto quello che possiamo per tutto il tempo che possiamo e poi arriva il momento. E per me quel momento è arrivato. Non ho semplicemente più le energie per ulteriori quattro anni", ha aggiunto. Ardern, 42 anni, è stata eletta primo ministro in un governo di coalizione nel 2017, prima di guidare il partito laburista di centrosinistra verso una vittoria schiacciante nelle elezioni successive, tre anni dopo. La premier ha detto che le dimissioni saranno effettive dal 7 febbraio.
Sulla sua pagina Facebook, Ardern chiarisce le motivazioni del suo passo indietro: "Credo che guidare un Paese sia il lavoro più privilegiato che si possa avere, ma anche uno dei più impegnativi. Non si può e non si deve farlo se non si ha il serbatoio pieno, e in più un po’ di riserva per le sfide inaspettate", scrive, e ripercorrendo le tappe salienti della sua esperienza, dalla pandemia all’attentato di Christcurch, aggiunge: "Non me ne vado perché è stato difficile. Se fosse stato così, probabilmente me ne sarei andata dopo due mesi di lavoro! Me ne vado perché da un ruolo così privilegiato derivano delle responsabilità. La responsabilità di sapere quando si è la persona giusta per guidare, e anche quando non lo si è. So cosa richiede questo lavoro e so che non ho più abbastanza energia per rendergli giustizia. È così semplice". A prevenire eventuali speculazioni, la premier ribadisce: "So che all’indomani di questa decisione si discuterà molto su quale sia la cosiddetta "vera" ragione. Posso dirvi che quello che condivido oggi è questo. L’unico aspetto interessante che troverete è che, dopo sei anni di grandi sfide, sono umana. I politici sono umani. Diamo tutto quello che possiamo, finché possiamo, e poi arriva il momento. E per me è arrivato il momento". E conclude, poi, con un ringraziamento e un incoraggiamento alla popolazione neozelandese: "Da parte mia, voglio concludere con un semplice ringraziamento ai neozelandesi per avermi dato l’opportunità di servire e di assumere quello che è e sarà sempre il ruolo più importante della mia vita. Spero di lasciare in cambio la convinzione che si può essere gentili, ma forti. Empatici, ma decisi. Ottimisti, ma concentrati. Che potete essere voi stessi il vostro tipo di leader, che sa quando è il momento di andare".