Estero

In Cina diminuisce la popolazione dopo più di 60 anni

Il Paese accusa la prima flessione demografica dal 1961, perdendo circa 850mila unità rispetto al 2021. L’India potrebbe essere il Paese più popoloso

Alla fine del 2022, la popolazione nazionale era di 1’411,75 milioni
(Keystone)
17 gennaio 2023
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La popolazione cinese è calata nel 2022 per la prima volta in oltre 60 anni, rimarcando in termini ancora più netti la questione della crisi demografica che sta colpendo la nazione più popolosa del pianeta. "Alla fine del 2022, la popolazione nazionale era di 1’411,75 milioni", ha affermato l’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, aggiungendo di stimare "un calo di 0,85 milioni rispetto al dato della fine del 2021".

Il calo, il primo dal 1961, ravviva la questione se l’India non sia già diventata la nazione più popolosa del pianeta. La Cina ha raggiunto un punto di svolta demografico nel 2022 poiché la sua popolazione è diminuita per la prima volta dal "Grande balzo in avanti" nei primi anni ’60 voluto da Mao Zedong, alla base della "grande carestia".

Le nascite cinesi del 2022 si sono attestate a quota 9,56 milioni a fronte di 10,41 milioni di decessi (erano, rispettivamente, 10,62 e 10,14 milioni nel 2021), mentre il numero di nascite per mille persone è sceso a 6,77 nel 2022 da 7,52 nel 2021.

La Cina, dopo decenni, ha posto fine nel 2016 alla politica del figlio unico imposta dagli anni ’80 per contenere il boom demografico, allentando le maglie sulla pianificazione familiare fino a consentire dal 2021 a ogni coppia di poter avere tre figli, ma nella realtà un numero illimitato.

Malgrado gli sforzi, il trend dell’invecchiamento della popolazione non è stato invertito, creando crescenti difficoltà a un Paese che ha sempre fatto affidamento sul suo enorme bacino di forza lavoro per guidare la crescita dell’economia.

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