Afghanistan

Afghanistanhilfe resta operativa

Nonostante il divieto di lavoro per le donne imposto dai talebani, l’organizzazione umanitaria svizzera ha deciso di non lasciare il Paese

‘Senza le donne in prima linea il sistema sanitario collassa’
(Keystone)
28 dicembre 2022
|

L’organizzazione umanitaria svizzera Afghanistanhilfe è ancora presente in Afghanistan, nonostante il divieto di lavoro per le donne nelle Ong deciso dai talebani. È quanto afferma il suo presidente, Michael Kunz, in un’intervista pubblicata oggi dalle Schaffhauser Nachrichten, aggiungendo che un ritiro è ipotizzabile se la misura venisse applicata.

"Senza le donne in prima linea, come ad esempio le ostetriche, le educatrici, le infermiere, non possiamo aiutare le ragazze e le donne", sottolinea Kunz, alla testa di quella che è la più grande organizzazione umanitaria svizzera in Afghanistan.

A suo avviso "il sistema sanitario non funzionerebbe senza le donne". Nodo della questione è se i talebani siano disposti ad accettare questo crollo. Se l’organizzazione non governativa (Ong) dovesse ritirarsi dal Paese, Kunz ritiene che sia possibile mantenere comunque ospedali di emergenza.

Kunz critica anche la Svizzera. "Abbiamo richiesto diversi visti umanitari per il nostro personale rifugiatosi in Iran, invano", rileva, aggiungendo che gli ostacoli sono molto alti. "Per le autorità svizzere non sono sufficienti nemmeno le fotografie delle torture e gli ordini di ricerca dei talebani".

Diverse Ong, tra cui Save the Children, Norwegian Refugee Council e CARE International, hanno annunciato la sospensione delle loro attività in Afghanistan dopo che i talebani hanno vietato alle donne di lavorare nel settore dell’aiuto umanitario.

Sabato il Ministero dell’economia afghano ha ordinato a tutte le Ong di smettere di lavorare con le donne minacciando la sospensione delle loro licenze operative. Ha dichiarato di aver preso questa decisione dopo aver ricevuto "serie lamentele" sul mancato rispetto del porto dell’hijab islamico imposto nel Paese. I talebani sono tornati al potere nell’agosto 2021 e meno di una settimana fa hanno bandito le donne dalle università per gli stessi motivi. Le avevano già escluse dalle scuole secondarie.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE