Stati Uniti

Fido, il miglior amico dell’uomo. Ma solo in tempo di Covid

Dopo aver loro aperto le porte in tempo di pandemia, sempre più americani stanno rinunciando agli animali domestici. Colpa dell’inflazione

C’eravamo tanto amati (per due anni)
(Keystone)
31 dicembre 2022
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Gli americani scaricano cani e gatti e la colpa è dell’inflazione. Dopo aver aperto le porte delle loro abitazioni a migliaia di animali domestici durante la pandemia – una famiglia su cinque ne ha adottato uno nell’emergenza Covid – gli americani ora sono costretti a rinunciarvi a causa del caro prezzi.

Il 14% infatti non può permettersi le spese legate a cani e gatti mentre un altro 12% che era in difficoltà nella gestione del suo animale domestico è riuscito a trovare una nuova casa al suo quattro zampe.

Le strutture che ospitano animali abbandonati e in cerca di adozione sono alle prese con boom di coloro che restituiscono gli animali adottati. E temono che un numero ancora maggiore possa essere abbandonato in strada. Con l’inflazione che galoppa mantenere un cane o un gatto è una spesa non indifferente.

Secondo alcune stime, un cane costa in media 1’000 dollari l’anno e un gatto 650 dollari. Ma emergenze veterinarie improvvise possono far volare il costo a migliaia di dollari proprio mentre quattro famiglie americane su dieci affermano che un conto veterinario inatteso da 999 dollari potrebbe costringerle a indebitarsi.

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