Corea del Sud

Via il divieto alle bambole gonfiabili d’importazione

In Corea del Sud cade un tabù. Ma non se questi ‘oggetti del piacere’ rappresentano bambini o persone reali

Pronte a sbarcare a Seul
(Keystone)
1 gennaio 2023
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Dopo anni di dibattiti sull’interferenza del governo nella vita privata delle persone, la Corea del Sud ha revocato il divieto di importazione di bambole gonfiabili sexy per adulti. Lo riporta la Bbc. Le linee guida riviste consentono il passaggio alla dogana delle bambole quando hanno fattezze adulte, ma rimane il divieto se rappresentano bambini.

Le bambole del sesso non sono illegali in Corea del Sud, tuttavia migliaia di esemplari sono stati sequestrati alla dogana dal 2018. I funzionari ne hanno bloccato l’importazione a grandezza naturale in base a una legge che limita i beni che sono visti come dannosi per le tradizioni e la morale pubblica. Gli importatori hanno portato le loro denunce in tribunale chiedendo la revoca del divieto e il rilascio dei prodotti sostenendo che non ledono la dignità umana. Nel 2019, la Corte Suprema aveva confermato una decisione secondo cui le bambole del sesso sono utilizzate per uso personale e rientrano nella stessa categoria della pornografia, che è strettamente regolamentata, ma legale.

Una petizione è stata firmata da centinaia di migliaia di persone affermando che le bambole sexy potrebbero portare a un aumento dei crimini sessuali. I funzionari della dogana hanno detto che avrebbero vietato la vendita di bambole del sesso che assomigliano a persone reali, come le celebrità. Non è chiaro se il divieto di vendita si applichi anche alle bambole sessuali di produzione nazionale che sembrano minorenni, ma tali restrizioni esistono in Australia, Regno Unito e Stati Uniti.

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