Venezuela

Votata la fine della presidenza ad interim di Juan Guaidó

La presidenza ad interim del leader dell’opposizione, riconosciuta a partire dal 2019 dagli Stati Uniti e da molti altri Paesi, si è conclusa ieri

(Keystone)
23 dicembre 2022
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La presidenza ad interim del leader dell’opposizione Juan Guaidó, riconosciuta a partire dal 2019 dagli Stati Uniti e da molti altri Paesi, soprattutto occidentali, si è conclusa ieri. Guaidó ha tentato per quattro anni, senza successo, di estromettere dal potere il presidente Nicolás Maduro.

La decisione è stata adottata durante una sessione dell’Assemblea nazionale del 2015, che fu riconosciuta dalla comunità internazionale, e di cui Guaidó era anche presidente, con 72 voti a favore.

Il voto avverso al leader oppositore è avvenuto sulla base di una proposta di modifica della legge di riforma dello Statuto che disciplina la transizione alla democrazia, e che prevedeva appunto l’eliminazione della presidenza pro tempore.

La proposta era stata presentata da quattro partiti: Primero Justicia (Pj), Acción Democrática (Ad), Un Nuevo Tiempo (UntT) e Movimiento por Venezuela (Mpv). Successivamente è stata sottoposta a votazione una seconda proposta dal partito Voluntad popular (Vp) che contemplava una proroga di altri 12 mesi della presidenza e del governo ad interim. L’alternativa ha però raccolto soltanto 23 voti.

I parlamentari oppositori, si è infine appreso, hanno accettato di rimanere in sessione permanente, riferisce il portale di opposizione venezuelano El Pitazo, "per cercare in una nuova discussione di raggiungere un accordo unitario, all’unanimità, intorno alla proposta di riforma dello statuto transitorio che abolisce il governo ad interim".

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