Anno dopo anno, la situazione peggiora molto e tante famiglie si impoveriscono a causa dell’impatto di molteplici crisi
L’Unicef chiede con un appello globale 2,6 miliardi di dollari in finanziamenti di emergenza per fornire assistenza salvavita a oltre 52,7 milioni di bambini in Medio Oriente e Nord Africa nel 2023.
"Con circa la metà dei Paesi nella regione che vivono in crisi o che subiscono gli effetti a catena di conflitti e guerre, i bambini restano i più colpiti e coloro che hanno maggiore bisogno di assistenza", ha dichiarato Adele Khodr, direttrice regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, in un comunicato del Fondo dell’Onu per l’Infanzia.
"Anno dopo anno, la situazione peggiora molto e tante famiglie si impoveriscono a causa dell’impatto di molteplici crisi", ha aggiunto. Nella regione sono in corso alcuni dei conflitti più durevoli al mondo.
A causa di circa 12 anni di guerra in Siria, secondo i dati dell’Unicef 6,5 milioni di bambini dipendono dall’assistenza, mentre quella in Yemen è la peggiore crisi umanitaria al mondo, con quasi tutti i bambini nel Paese bisognosi di assistenza. L’aggravarsi della crisi in Libano e l’instabilità in Sudan hanno fatto sì che altri milioni di bambini vivessero in condizioni critiche.
"Se assicurati, questi fondi urgenti consentiranno all’Unicef di raggiungere i bambini colpiti da conflitti e crisi umanitarie in modo tempestivo e rilevante", ha continuato la direttrice. "L’Unicef ringrazia tutti i donatori, che sono stati fondamentali per rendere possibile la risposta ai bisogni dei bambini in Medio Oriente e in Nord Africa. Fondi tempestivi, prevedibili e flessibili sono essenziali per contribuire al benessere e alla salute dei bambini nella regione", ha concluso.