Estero

Biden promette 55 miliardi di dollari ai leader africani

Aiuti a economia, sanità e sicurezza per limitare l’influenza sino-russa nel continente, in una sorta di nuova Guerra fredda economica

Joe Biden (Keystone)
13 dicembre 2022
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Il sostegno Usa all’ingresso dell’Unione Africana come membro permanente del G20 e del Consiglio di sicurezza dell’Onu, 55 miliardi di dollari in tre anni per sviluppo economico, sanità e sicurezza, e la nomina del diplomatico di lungo corso Johnnie Carson per la realizzazione degli obiettivi comuni. È la dote che Joe Biden offre nei tre giorni di summit Usa-leader africani, che entrerà nel vivo mercoledì con l’intervento del presidente nello stesso giorno in cui il Marocco sarà la prima squadra africana a disputare una semifinale di coppa del mondo di calcio, "facendo la storia dentro e fuori il campo", come ha sottolineato il segretario di Stato Antony Blinken.

Si tratta del primo vertice in 8 anni dopo quello ospitato da Barack Obama. Anche il suo ex vice vuole lasciare un segno in questo continente, dopo l’eredità di George W. Bush nella lotta all’Aids e quella dello stesso Obama nel portare l’elettricità per la prima volta a 165 milioni di persone.

Tentativo di avvicinamento

La mossa di Biden mira a coinvolgere di più l’Africa su temi come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la sanità in tempi di pandemia. Ma anche e soprattutto a contrastare la crescente influenza cinese e russa (quest’ultima anche militare) nel continente, nonché ad allineare i suoi leader contro Mosca sul conflitto ucraino, spesso cauti per i rischi di ricadute sull’export del grano. Per il summit sono arrivati a Washington 49 tra capi di Stato e di governo, in pratica quasi tutti i leader del continente, tranne quelli che non hanno rapporti diplomatici pieni con gli Usa (Eritrea) o che hanno subito derive anti costituzionali (Mali, Sudan, Guinea e Burkina Faso).

Da lunedì la capitale è blindata e molte strade sono state chiuse. "Lo spirito di questo summit non è quello che faremo per le nazioni e il popolo africano, ma quello che faremo insieme a loro", ha spiegato il presidente americano, che avrà anche dei bilaterali con i leader dei Paesi che vanno al voto nel 2023 per offrire il sostegno Usa ad "elezioni libere, eque e credibili". Presentando il vertice, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha anticipato l’impegno di Biden ad ottenere dal Congresso 55 miliardi per l’Africa per i prossimi tre anni da destinare in particolare allo sviluppo economico, alla sanità e alla sicurezza alimentare.

La bussola degli investimenti sarà l’Agenda 2063 dell’Unione Africana, ossia il suo piano per lo sviluppo sostenibile nei prossimi 40 anni. "Questo non è un documento americano, non è una visione americana, è un documento dell’Unione africana: in questo summit vogliano elevare le voci e le priorità africane", ha spiegato Sullivan sottolineando l’approccio di "ascolto" da parte degli Stati Uniti. Ma Pechino ha già alzato le antenne e messo le mani avanti. L’ambasciatore cinese a Washington Qin Gang ha assicurato che gli investimenti del suo Paese in Africa "non sono una trappola" e ha insistito sul fatto che ’l’Africa dovrebbe essere un posto per la cooperazione internazionale".

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