Iran

Rapper rischia la pena di morte: ‘Corruzione sulla Terra’

Toomaj Salehi è accusato di violazione delle leggi della Sharia, per la sua ‘cooperazione con Stati ostili contro la Repubblica islamica’

Giudicato ostile all’Islam
27 novembre 2022
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Sono state formalizzate le motivazioni dell’arresto e le accuse nei confronti del rapper iraniano Toomaj Salehi, finito in manette a fine ottobre per il suo sostegno alle proteste anti-sistema in corso in Iran, scatenate dalla morte di Mahsa Amini sotto la custodia della polizia per abbigliamento improprio. Lo ha comunicato il capo del dipartimento di giustizia dello Stato di Isfahan, Jafari, aggiungendo: "Tuttavia, non si è ancora tenuta alcuna udienza in tribunale per lui".

Salehi è accusato di "corruzione sulla Terra" (ovvero violazione delle leggi della Sharia) – che in Iran è punita con la pena di morte – per la sua "cooperazione con Stati ostili contro la Repubblica islamica", "propaganda contro il sistema", "formazione di gruppi illegali per minare la sicurezza", "diffusione di menzogne per minare l’opinione pubblica attraverso i social network" e "incoraggiamento verso altre persone a mettere in atto azioni violente", ha dichiarato Jafari.

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