Italia

Un bonus di 20mila euro per chi si sposa in chiesa... anzi no

Nozze che in Italia (religiose o meno) sono in flessione da anni e che, durante la pandemia, sono letteralmente crollate in numero

Un anello è per sempre
21 novembre 2022
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La Lega presenta una proposta di legge alla Camera che prevede un bonus matrimonio fino a 20mila euro, unicamente per chi si sposa in chiesa. Ma fonti di Palazzo Chigi precisano che la proposta è una iniziativa parlamentare e non è allo studio del governo e proseguono: che "nell’ambito di un quadro finanziario complesso l’Esecutivo è al lavoro per sostenere la famiglia con misure concrete e realizzabili, che saranno contenute nella legge di bilancio".

E subito è scoppiata la polemica con le opposizioni che ricordano come "lo Stato sia laico". A stretto giro di posta è arrivata anche la "correzione": "La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no", ha detto in serata il primo firmatario, Domenico Furgiuele. La proposta si basa tra l’altro sulla detrazione del 20 per cento delle spese collegate alla celebrazione del matrimonio (religioso): dagli ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, agli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il parrucchiere, il make-up e il servizio fotografico. Obiettivo dei proponenti è risollevare la sorte dei matrimoni (religiosi) in calo. Nozze che in Italia (in chiesa o meno) sono in flessione da anni e che, durante la pandemia, sono letteralmente crollate, soprattutto quelle religiose.

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