Italia

Droga pagata in criptovaluta: nel sacco due chili di marijuana

Un arresto con la tecnica del ‘ritardato sequestro’ ad opera della Guardia di Finanza di Varese all’aeroporto di Milano Malpensa

Stupefacente!
(Guardia di Finanza)
16 novembre 2022
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È un cittadino brasiliano l’uomo finito in manette nell’ambito di un’operazione attuata all’aeroporto di Milano Malpensa dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Varese. I finanzieri hanno anche sequestrato circa 5’000
euro, oltre 2 kg di marijuana, 275 grammi di olio di hashish e diversi dispositivi elettronici.

In particolare, la spedizione arrivata alla Cargo City dello scalo lombardo proveniente dagli Stati Uniti è stata intercettata dalle Fiamme Gialle che, impegnate ad analizzare le migliaia di merci transitanti ogni giorno, hanno individuato la sostanza stupefacente sulla scorta di indici di rischio economico-finanziario. Mettendo in atto la tecnica del "ritardato sequestro", al fine di acquisire ulteriori prove ed elementi di fatto utili a individuare i responsabili del traffico internazionale di droga, la forze dell’ordine hanno seguito, in incognito e a distanza, la spedizione fino alla consegna della stessa a un cittadino brasiliano quale destinatario della spedizione avvenuta a Milano. Il conseguente intervento in flagranza ha consentito alla polizia economico-finanziaria di sequestrare la spedizione contenente circa 2 kg di marijuana e di arrestare il cittadino brasiliano.


Guardia di Finanza
Anche contanti

Movimentazioni ‘virtuali’

Durante l’operazione, i finanzieri hanno perquisito l’abitazione dell’arrestato e hanno rinvenuto contanti riconducibili a pagamenti in criptovalute e a movimentazioni "virtuali" di almeno 30’000 euro su wallet cautelati attraverso il sequestro dei token e delle relative chiavi elettroniche. Da primi accertamenti è risultato evidente come le transazioni in moneta virtuale servissero per acquistare lo stupefacente, importato nel nostro Paese dagli Stati Uniti e successivamente distribuito nelle piazze di spaccio milanesi.

L’acquisto tramite valuta virtuale di stupefacente dal nord America ad alto tasso di sviluppo tecnologico e di diffusione tra la popolazione di moneta elettronica induce a pensare, annota un comunicato stampa della Guardia di Finanza, che i pagamenti oltreoceano in cripto-valuta siano ormai di prassi e destinati sempre più ad affermarsi per il futuro prossimo. Con questo sequestro le Fiamme Gialle avrebbero impedito l’approvvigionamento di droga ai pusher che, ricavandone almeno 6’000 dosi, l’avrebbero distribuita ai giovanissimi nelle piazze o nei boschi dello spaccio, per un profitto illecito stimato in 15’000.

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