Gran Bretagna

Heathrow incrocia le braccia. E i Mondiali in Qatar tremano

I sindacati preannunciano tre giorni di astensione dal lavoro, a partire dal 18 novembre. A rischio parecchi voli in partenza per l’emirato

Allo scalo londinese decollano... le turbolenze
(Keystone)
4 novembre 2022
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Il calcio d’inizio della fase finale della Coppa del mondo di calcio in Qatar passa anche... dall’aeroporto di Heathrow, lo scalo principale della Gran Bretagna. Dove, fa sapere il sindacato Unite, il 18 novembre inizierà uno sciopero per ottenere una migliore retribuzione del personale, azione che minaccia le partenze per il Mondiale, la cui partita inaugurale è programmata per il 20 novembre.

"I lavoratori impiegati da Dnata e Menzies a Heathrow sciopereranno per tre giorni a partire da venerdì 18 novembre a causa di una controversia salariale", ha dichiarato il sindacato in un comunicato. L’astensione dal lavoro interessa 700 dipendenti e "comporterà disagi, cancellazioni e ritardi" e "colpirà in particolare Qatar Airways, che ha programmato 10 voli extra a settimana durante la Coppa del mondo", si legge nel comunicato.

"Stiamo discutendo con le nostre compagnie aeree partner sui piani di emergenza che possono attuare per mantenere i loro servizi di terra in caso di sciopero", ha dichiarato Heathrow in una dichiarazione all’Afp.

Nel Regno Unito sono in corso da mesi scioperi in molti settori per chiedere salari migliori a fronte di un’inflazione superiore al 10%. Negli ultimi mesi, l’aeroporto londinese di Heathrow, uno dei più grandi d’Europa, è stato afflitto da interruzioni, mentre il settore fatica ad assorbire la ripresa della domanda dopo la pandemia.

I mesi delle vacanze primaverili ed estive sono stati caratterizzati da scioperi e carenze di personale, con conseguenti lunghe code, ritardi, problemi di gestione dei bagagli e cancellazioni di voli.

Heathrow è stata anche costretta a limitare il numero di passeggeri che passano attraverso le sue strutture ogni giorno, una misura che è stata revocata il 30 ottobre. Sempre a fine ottobre l’aeroporto ha annunciato che avrebbe assunto 25’000 persone per essere pienamente operativo per il prossimo picco di domanda, anche se ha dichiarato che non prevede di tornare ai livelli di traffico precedenti alla pandemia per diversi anni.

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