Estero

Mordaunt si ritira, Rishi Sunak nuovo premier britannico

Brexiteer pragmatico gradito alla City, il 42enne di origini indiane è stato proclamato nuovo leader del Partito conservatore a maggioranza

First minister
(Keystone)
24 ottobre 2022
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Rishi Sunak si è garantito la successione all’effimera Liz Truss per la leadership del Partito conservatore britannico di maggioranza e si appresta a entrare a Downing Street come nuovo premier del Regno Unito: il primo di radici familiari indiane e di fede induista.

Sunak, già cancelliere dello Scacchiere (ministro delle Finanze) sotto Boris Johnson, ha avuto la via spalancata dall’annuncio in extremis del ritiro della ministra Penny Mordaunt, unica rivale rimasta in corsa fino a oggi dopo la rinuncia di Boris Johnson. Mordaunt, che secondo il ‘Guardian’ non avrebbe raggiunto per una decina di firme il sostegno di cento parlamentari necessario per avviare le primarie, entrerà comunque nel suo governo.

Brexiteer pragmatico gradito alla City, Sunak è stato proclamato nuovo leader del Partito Conservatore a maggioranza. Domani, dopo le dimissioni formali di Liz Truss nelle mani di Carlo III dopo soli 50 giorni da premier, sarà designato automaticamente premier britannico dal re.

Il personaggio

La nomina del 42enne Sunak spezza un tabù nella bianchissima storia di Downing Street: è la prima volta che una persona di colore – peraltro proveniente da un’ex colonia – diventa capo dell’esecutivo britannico (prima di lui l’unico membro di una minoranza a varcare la soglia del Numero 10 fu l’ebreo Benjamin Disraeli, che governò per due volte tra 1868 e 1880). Quella di Sunak è una storia d’integrazione e di successo: figlio di immigrati indiani giunti dal Punjab, laureato a Oxford e a Stanford, in California, ha lasciato un impiego dorato a Goldman Sachs per la politica già nel 2014, diventando Cancelliere tra il 2020 e il 2022, in piena era Boris Johnson. Rispetto al mercuriale BoJo, Sunak ha fama di essere una persona più pragmatica e posata, seppur fedele all’ala destra dei Brexiteers e a una visione schiettamente liberista dell’economia.

Perdente – anche a causa di pesanti accuse di evasione fiscale mosse a sua moglie – nel testa a testa estivo con Liz Truss che seguì le dimissioni di Johnson, ora Sunak torna in pista da vincitore. E se proprio Truss ha picchiato il naso contro la disciplina dei mercati – poco avvezzi a condonare bilanci in rosso, anche quando sono dovuti a tagli fiscali – ora il primo compito del suo successore sarà quello di rimettere ordine nel dossier finanziario, aggravato dalle conseguenze della Brexit oltre che dalle incertezze congiunturali.

Ci riuscirà? Alcuni temono che sia ancora troppo giovane e inesperto per l’incarico, ma il sostegno trasversale del quale gode all’interno del partito potrebbe giocare a suo favore.

Le reazioni

La successione in casa Tory, senza neppure un voto formale, spinge ora la sinistra a invocare al più presto elezioni anticipate (i sondaggi dicono che in questo caso i Labour uscirebbero trionfanti). "Rishi Sunak non ha un mandato e non ha idea di quel che serve ai lavoratori. Ci vuole un’elezione generale per dare voce al pubblico circa il futuro della Gran Bretagna, oltre alla possibilità di ricominciare da zero con i Laburisti", ha dichiarato la vicecapogruppo dell’opposizione Angela Rayner. Stando a quanto ripoorta il ‘Guardian’ anche Ed Davey, leader dei Liberali Democratici, ha accusato i conservatori di avere "mandato al potere un altro primo ministro fuori dalla realtà, privo d’un piano per riparare i danni", il tutto "senza dar voce in capitolo ai cittadini".

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