L’ultimo Consiglio dei Ministri del governo Draghi ha posticipato il taglio delle accise e dell’Iva sui carburanti
L’ultimo Consiglio dei Ministri del governo Draghi ha posticipato sino al 18 novembre lo sconto di 30,5 centesimi di euro sui prezzi dei carburanti (benzina e gasolio). Il provvedimento, firmato dal ministro delle Finanze e della Transizione ecologica, conferma quindi il taglio delle accise e dell’Iva sui carburanti. Nel frattempo i prezzi della verde e soprattutto del diesel nella fascia di confine, così come in tutta Italia, sono in rialzo, tanto che si sta assottigliando la forbice tra i prezzi applicati a Como e a Chiasso. In base al raffronto fatto nelle ultime ore la media della forbice per la benzina si è ridotta a 24 centesimi e a soli 18 centesimi per i diesel. Niente a che vedere con la differenza più marcata dei mesi scorsi che aveva motivato un pendolarismo senza precedenti di automobilisti ticinesi in fila ai distributori comaschi (così anche del Varesotto) a caccia del pieno scontato. Una caccia tuttora in essere, ma decisamente ridimensionata. Chi continua a fare il pieno nei distributori del proprio comune di residenza sono i frontalieri, un esercito di automobilisti che per raggiungere il luogo di lavoro utilizzando il mezzo privato e nella stragrande maggioranza viaggiano da soli. Frontalieri che da sempre facevano il pieno in Ticino. Non lo fanno più da sette mesi, da quando per fronteggiare la crisi energetica Draghi ha tagliato le accise e l’Iva sui carburanti. Sono soprattutto i frontalieri che mancano ai benzinai ticinesi, alle prese con una profonda crisi, accentuata dall’inversione a 180 gradi delle vendite di carburanti nella fascia di confine.