Estero

Omicidio, stupro e tortura le accuse contro la senzatetto Dahbia

La 24enne algerina con precedenti psichiatrici è la principale sospettata per il brutale omicidio della piccola Lola, venerdì scorso nel cuore di Parigi

17 ottobre 2022
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"Omicidio di una minore di 15 anni" e "stupro con atti di tortura e barbarie": sono questi i capi d’accusa mossi dalla procura di Parigi contro l’algerina Dahbia, 24 anni, una senzatetto con precedenti psichiatrici, iscritta oggi nel registro degli indagati e poi messa in detenzione provvisoria nel quadro dell’inchiesta per il brutale omicidio della piccola Lola, venerdì scorso nel cuore di Parigi.

Lola, 12 anni, è stata soffocata, poi sgozzata e il suo cadavere chiuso in un contenitore di plastica sotto la casa in cui abitava con la famiglia, venerdì scorso. Era uscita da scuola ed è stata avvicinata al portone di casa dalla ventiquattrenne algerina indagata oggi assieme ad un altro dei sei sospetti fermati negli ultimi giorni. Dahiba avrebbe già diversi precedenti psichiatrici, diverse testimonianze nel quartiere di chi l’ha vista nel pomeriggio di venerdì - quando ormai la bimba era già scomparsa - parlano di una persona che parlava da sola, camminando, scalza, fra il negozio di un fornaio e una tabaccheria. Vicino a lei, c’era il contenitore in plastica, pesante, che non riusciva a trasportare dopo aver chiesto, invano, l’aiuto di alcuni passanti. Dall’autopsia eseguita sabato, riferiscono fonti vicine all’inchiesta citate dalla stampa francese, è emerso che Lola è morta per soffocamento, con profonde ferite al collo. Delle sei persone poste in stato di fermo nel quadro dell’inchiesta, quattro sono state lasciate libere di andare. Oggi, la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo e il ministro dell’Istruzione, Pap Ndiaye, si sono recati nella scuola media Georges-Brassens, dove Lola frequentava la 5E (corrispondente alla nostra seconda media). Nella scuola, già da ieri, è stata attivata una cellula di sostegno psicologico, come anche per tutti gli abitanti del quartiere sotto shock.

Nel frattempo infuria la polemica politica. Con l’estrema destra d’Oltralpe che accusa l’attuale amministrazione di Emmanuel Macron di rimanere in silenzio dinanzi a ciò che considera non essere un "fatto di cronaca". "Ancora una volta, uno spaventoso assassinio - ha twittato la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen - una bambina massacrata in piena Parigi. Un giorno bisognerà andare in fondo alle inchieste per trovare non solo i colpevoli diretti, ma anche fermare le folli politiche che rendono possibili questi crimini". Per il suo rivale politico di estrema destra, Eric Zemmour, "Lola, ritrovata in un contenitore sgozzata da barbari, aveva soltanto 12 anni. I miei pensieri vanno ai suoi genitori. Per loro e per Lola, dovrà essere fatta giustizia". Lo stesso fondatore del movimento Reconquete!, poco dopo, è tornato a polemizzare utilizzando la parola "francocidio" per definire l’uccisione di qualcuno in quanto francese, che aveva già utilizzato per la decapitazione del professore Samuel Paty, due anni fa: "Dahbia B., Amine K., Friha B. e Rachid N., sono i nomi di 4 sospetti algerini nel caso dell’omicidio di Lola - ha twittato Zemmour, noto per le sue frasi incendiarie e già condannato per incitamento all’odio razziale - quando difenderemo i nostri bambini contro questi francocidi che sono sempre commessi dagli stessi e sempre ai danni degli stessi?".

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