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Xi: ‘Mai promesso di rinunciare alla forza su Taiwan’

Nel discorso di apertura del XX Congresso del Pcc il leader insiste sull’isola difesa dagli americani, che ‘non devono intromettersi’

Immagini dal Congresso del Pcc (Keystone)
16 ottobre 2022
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La riunificazione di Taiwan è prioritaria per il Partito comunista, per la Cina e per il presidente Xi Jinping che nel discorso di apertura del XX Congresso nazionale del Pcc ha inviato un avviso all’isola e alle "forze esterne", Usa in primis, colpevoli di "intromettersi" in faccende che "dovrebbero essere risolte solo dai cinesi". Il tema è tanto sentito che Xi lo ha citato più volte nei 100 minuti di intervento (la metà di quelli usati al congresso del 2017) davanti agli oltre 2.300 delegati, tra effettivi e invitati di rilievo, al punto uno degli applausi più convinti nell’auditorium della Grande sala del popolo, su Piazza Tienanmen, è maturato quando ha ribadito che "noi non abbiamo mai promesso di rinunciare all’uso della forza e ci riserviamo l’opzione per prendere tutte le misure necessarie". Un monito, però, "diretto solo contro le interferenze di forze esterne e dei pochi separatisti che cercano l’indipendenza di Taiwan".

La replica di Taipei

Da Taipei è arrivata la replica: "La sovranità territoriale, la democrazia e la libertà non possono essere oggetto di compromessi", ha detto l’Ufficio presidenziale di Tsai Ing-wen, ricordando che è stato "espresso chiaramente che respingiamo con forza il modello ’un Paese, due sistemi’". Che è lo schema per la restituzione nel 1997 dei territori di Hong Kong da Londra a Pechino, ma svuotato dalla legge sulla sicurezza nazionale imposta all’ex colonia nel 2020 dopo le proteste pro-democrazia del 2019. Tant’è che oggi Xi ha detto che la città è "passata dal caos alla stabilità" grazie al governo "dei patrioti".

Tra i numerosi temi toccati, Xi, sulla lotta alla pandemia, ha rivendicato il pieno successo delle misure draconiane alla base dello ‘zero Covid dinamico’, malgrado i crescenti malumori nel Paese che sta scontando le restrizioni in termini sociali ed economici, con il Pil atteso in crescita sotto il 3% nel 2022. "Abbiamo messo al primo posto le persone e le loro vite, lanciando una ’guerra del popolo’ contro il virus", ha aggiunto, senza prospettare possibili cambiamenti. Le forze armate, in tempi di incertezze, hanno l’adeguato spazio. "La sicurezza nazionale come compito, la crescita economica come fondamento: proteggere la sicurezza e gli interessi cinesi in patria e all’estero, continuare la modernizzazione militare e mantenere la leadership del partito" sono i punti guida.

Il nuovo Grande Timoniere

Ma uno dei passaggi più caratterizzanti è stato quello sui successi del suo primo decennio al potere: "Il Pcc ha portato la Cina dal rialzarsi ed essere prospera a diventare forte", a segnalare i passaggi da Mao Zedong a Deng Xiaoping, fino a quello suo, nei panni di Grande Timoniere del XXI secolo. Ha sottolineato che la leadership del partito, il marxismo e il leninismo si sono rafforzati.


Xi Jinping al congresso (Keystone)

Ha citato poi la ‘filosofia del nuovo sviluppo’ (che potrebbe finire nella Costituzione del partito), messa a punto negli ultimi 5 anni, discostandosi dalla filosofia economica dei suoi predecessori a partire da Deng, più orientata al mercato. In altri termini, c’è stato il ritorno della presa marxista nell’economia, con la promessa che andranno avanti le aperture economiche con caratteristiche cinesi, cioè alle condizioni di Pechino.

C’è il calo demografico che minaccia di far saltare tutti i piani di programmazione economica: Xi ha assicurato "una politica per incrementare le nascite e contro l’invecchiamento della popolazione». Poi, la "prosperità comune" e la "civiltà verde", osservando che la protezione ecologica e ambientale "ha subito un cambiamento storico: i cieli della nostra madrepatria sono più blu, le montagne sono più verdi e l’acqua è più limpida", ha detto il presidente, ricevendo forse il più convinto applauso dei delegati nel giorno di un eccezionale cielo azzurro apparso su Pechino. "Il marxismo funziona e la nuova missione del Pcc è guidare le persone nel raggiungimento del secondo obiettivo del centenario (una Cina moderna entro il 2049, ndr)". E i prossimi 5 anni saranno cruciali: "Il nostro futuro è luminoso ma abbiamo ancora molta strada da fare. Dobbiamo essere preparati ai pericoli e agli scenari peggiori, alle tempeste". Per questo, ha fatto molteplici appelli all’unità, chiedendo di "rafforzare la fiducia in noi stessi e il senso di missione gloriosa del partito", ha concluso Xi che non ha mai citato la crisi Ucraina, nè il presidente russo Vladimir Putin, il suo amico "senza limiti".

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